21 Gennaio 2014, 12:19
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RAGUSA – La parola fine a quella che veniva definita ormai ‘un’agonia sportiva‘ è stata scritta ieri. Il Ragusa calcio ha presentato richiesta alla Lega nazionale dilettanti di abbandonare il girone I di serie D. Una rinuncia ufficiale al campionato, presentata dall’attuale presidente Nicola Savanese, che chiude una pagina buia del calcio siciliano. Nel capoluogo ibleo infatti, dopo la recente smobilitazione collettiva da parte di giocatori e dirigenti, la notizia era ormai nell’aria. Le ultime sconfitte a tavolino, con la squadra che si presentava con solo otto allievi in campo, hanno poi evidenziato l’enorme problema societario.
Eppure all’inizio della stagione il pubblico di fede azzurra sperava in un campionato di vertice. L’arrivo dell’imprenditore campano Enzo Vito aveva infatti animato l’ambiente con una campagna acquisti faraonica. A distanza di appena tre mesi quel progetto però colava a picco con giocatori e dirigenti che facevano le valigie per il mancato pagamento degli stipendi. L’addio repentino dello stesso Vito scatenava, infine, un tira e molla di responsabilità culminato nelle recenti figuracce in campionato. Quindi la scelta di rinunciare al torneo per evitare la radiazione e salvare i vari settori giovanili del Ragusa.
Già da oggi riparte dunque l’opera di ricostruzione dal basso, molto probabilmente dalla Terza Categoria, con le ultime due gare di serie D da dover giocare a Gioia Tauro e all’Aldo Campo prima dell’addio definitivo a quella categoria guadagnata con la conquista del campionato di Eccellenza due stagioni fa.
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21 Gennaio 2014, 12:19