15 Giugno 2020, 11:46
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PALERMO – Finisce ancora una volta nel mirino dei vandali la scuola Giovanni Falcone dello Zen. Stamattina, al momento dell’apertura, le aule sono state trovate nel caos: banchi e cattedre sono stati rovesciati, fogli e materiale scolastico sparsi per le stanze, vetri infranti e infissi rotti. Notevoli danni che potrebbero essere stati provocati durante il fine settimana. L’ultima volta nella scuola erano stati rubati i motori dell’acqua e il plesso era stato allagato.
Il dirigente scolastico, Daniela Lo Verde, è ora impegnata in commissione d’esami, all’interno della scuola e lo staff attende i risultati delle rilevazioni per poter avere maggiore chiarezza in merito a quanto accaduto. L’ennesimo attacco alla Falcone è solo l’ultimo di una lunga scia di raid registrati nelle settimane successive al lockdown per il Coronavirus.
Ad essere prese di mira anche la scuola ‘Pertini’ dello Sperone e gli asili nido ‘Papavero’ di Borgo Nuovo e il “Rallo”. Il primo è stato svaligiato, nei cancelli dell’altra struttura è invece stata messa della colla ai lucchetti. A maggio un altro assalto, invece, ai danni dell’asilo “Peter Pan”, nella zona di San Giovanni Apostolo.
“Purtroppo in passato si era detto che si doveva realizzare un impianto di videosorveglianza, ma poi non se n’è fatto più nulla. Tanti si erano proposti ma poi spenti i riflettori nessuno si è più presentato”. E’ amareggiata la dirigente scolastica Daniela Lo Verde della scuola Falcone di via Pensabene allo Zen a Palermo nel mirino dei vandali. “Non riesco ancora a comprendere tanta violenza. La scuola è stata seriamente danneggiata. Abbiamo visto vetri rotti, armadi e sedie rovesciati – dice la preside che proprio in questi giorni aveva ricevuto dal presidente della Repubblica un prestigioso riconoscimento -. Al primo piano ci sono escrementi sparsi tra aule e corridoio. Non comprendo ancora il motivo di tanta violenza”.
La preside che era in commissione d’esami all’Ascione di Borgo Nuovo è stata chiamata ed è arrivata nel plesso scolastico. Qui ha trovato la polizia scientifica che sta eseguendo le ricerche di tracce per risalire agli autori dell’ennesimo attacco alla scuola che ospita ventuno classi di scuola primaria e quattro di scuola dell’infanzia. Da chiarire anche quando sia avvenuto il raid vandalico visto che l’ultimo collaboratore scolastico era uscito venerdì pomeriggio. A fine aprile i ladri, dopo aver scavalcato un cancello, erano entrati in uno scantinato utilizzato come locale tecnico riuscendo a portare via alcuni motorini dell’acqua e allagando tutto. Anche in quell’occasione ad accorgersi del furto, la mattina successiva all’incursione, erano stati i collaboratori scolastici che hanno avvisato la preside e la polizia. Forse in quella occasione i ladri cercavano i tantissimi computer che l’Italia aveva regalato alla scuola e che erano arrivati con un Tir. I computer non erano nella scuola, ma nascosti altrove. Adesso l’ennesima aggressione.
“Non possiamo accettare la vittoria della prevaricazione, della violenza e dell’ignoranza sulla speranza di futuro dei nostri giovani”. Lo dice in una noa l’assessore all’istruzione della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, in riferimento al recente atto vandalico che ha danneggiato l’istituto ‘Giovanni Falcone’. “Purtroppo, continuano a susseguirsi, durante queste faticose settimane di chiusura forzata delle scuole, episodi di vandalismo a danno di numerosi istituti del nostro territorio, fra i quali la scuola ‘Pertini’ (di Palermo, ndr), più volte danneggiata, e adesso, nuovamente, la scuola Falcone, allo Zen – prosegue Lagalla -. Violare la funzione dell’istituzione scolastica significa colpire la speranza di futuro delle nuove generazioni: si tratta di un tema assolutamente cruciale per la nostra comunità che non può essere minimizzato o trascurato. Il governo Musumeci, oggi più che mai, sente il dovere di dichiararsi a fianco dei dirigenti scolastici e degli enti locali, confermando grande attenzione e rinnovando l’impegno a concorrere per un rapido recupero dei danni subiti dalle scuole”.
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15 Giugno 2020, 11:46