15 Gennaio 2019, 18:02
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PALERMO – La Rap resta in alto mare, ma qualche segnale positivo si inizia a vedere. La terza trimestrale dell’azienda, cioè la relazione che si riferisce ai mesi di luglio, agosto e settembre 2018 (periodo in cui si è insediato alla guida Giuseppe Norata), conferma tutte le criticità della società del comune di Palermo: meno dipendenti del previsto, costi alti, introiti incerti, mezzi vecchi, un Tmb non coperto dal contratto, Bellolampo satura e un servizio di rifacimento strade assai scadente.
Criticità conosciute, anche se fa capolino un timido miglioramento. Rispetto al budget, la Rap ha speso circa 100 mila euro in meno del previsto; la perdita c’è sempre, ma arriva a 2,6 milioni; migliora la raccolta differenziata rispetto al 2017. Rimane però ingente il ricorso allo straordinario, che fa segnare un +1625% rispetto al previsto a causa della mancanza di personale.
“La situazione della Rap è sempre più allarmante – attacca il consigliere comunale del M5s Antonino Randazzo – L’attuale contratto di servizio non e’ più adeguato; la partecipata soffre un evidente disavanzo a cui l’amministrazione comunale non ha posto correttivi. Inoltre ci sono evidenti previsioni non accurate, come ricavi nel 2018 per circa 10 milioni da parte dei comuni terzi per conferire a Bellolampo con la sesta vasca in esaurimento e quindi con ingressi bloccati agli altri comuni. Persistono le difficoltà nel garantire il servizio a regime della manutenzione di strade e marciapiedi che dovrà essere quanto prima oggetto di verifica da parte del consiglio comunale. Riteniamo non più rinviabile per la riorganizzazione della società procedere alla nomina di un Direttore Generale”.
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15 Gennaio 2019, 18:02