21 Novembre 2024, 06:15
2 min di lettura
PALERMO – La direttiva è di meno di dieci giorni fa e porta la firma del sindaco di Palermo Roberto Lagalla: l’obiettivo è ricapitalizzare la Rap trasferendo all’azienda, oltre alla sede di piazzetta Cairoli e ai Ccr, anche 3,4 milioni di euro.
Denaro sonante che dovrebbe consentire all’azienda di non finire gambe all’aria, visto che l’aggiornamento del piano di risanamento ai primi di novembre segna addirittura una diminuzione delle perdite previste, portando il rosso, tra il 2023 e il 2024, ad “appena” 10,9 milioni.
Lagalla nella direttiva non usa troppi giri di parole: “Si dispone che l’assessorato al Bilancio assuma le pertinenti misure affinché si provveda, già in occasione del prossimo assestamento di bilancio del 30 novembre, a stanziare nel 2025 3,4 milioni”.
Cifra che il piano prevedeva come perdita d’esercizio di quest’anno ma che, conti alla mano, sarà molto più abbondante visto che l’effettiva perdita per il 2024 si attesterà a un milione, cui sommare i quasi dieci del 2023, con un patrimonio netto negativo di 6,6. Numeri che in Rap fanno vedere il bicchiere mezzo pieno.
“Dal giorno del mio insediamento – dice il presidente della Rap, Giuseppe Todaro – abbiamo avuto come unico faro il risanamento dell’azienda. Sappiamo benissimo che non è un traguardo facile, né si può pensare di risolvere in qualche mese una situazione incancrenita negli anni, oggi però possiamo dire che la situazione sta migliorando. E’ un percorso lungo e complesso e i risultati si vedranno alla distanza e solo se tutta la città farà la propria parte”.
A preoccupare, però, sono ancora i ritardi sul secondo step della differenziata. La Rap continua a ribadire di aver bisogno di più personale per rispettare il programma ma il rischio, come ha ricordato la Ragioneria generale nella quarta relazione sull’esercizio 2024, è che si debbano restituire fino a 38,4 milioni del Pon Metro.
“Occorre fare in fretta per assumere i 200 vincitori di concorso, considerato che abbiamo una scadenza per avviare la raccolta differenziata per tutti 170.000 cittadini con il rischio di dovere restituire quasi 40 milioni di fondi europei – dice Antonino Randazzo del M5s -. In un’azienda che ancora non riesce a garantire un servizio minimo di spazzamento“.
Pubblicato il
21 Novembre 2024, 06:15