03 Agosto 2019, 06:02
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PALERMO – Via la manutenzione delle strade da affidare così ai privati, sì al rinnovo del contratto fino a dicembre per poi far spazio a uno nuovo di zecca (per 15 anni), disco verde al Piano industriale e obiettivi per i dirigenti da raggiungere in cinque mesi, pena il taglio della parte accessoria dello stipendio. La giunta Orlando prova a cambiar musica e approva una delibera che delinea il futuro della Rap, ossia la società partecipata del comune di Palermo che si occupa di igiene ambientale e che, complice la chiusura di Bellolampo, si ritrova con un buco da 11 milioni di euro.
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Il contratto scade infatti lunedì 5 agosto e il sindaco ha così deciso di correre ai ripari prorogandolo, alle medesime condizioni, fino a dicembre. Sei mesi per consentire al consiglio comunale di approvare un nuovo contratto che entri in vigore da gennaio, di cui c’è la bozza ma mancano gli allegati tecnici che definiscano standard e costi, anche se una certezza c’è: la Rap non si occuperà più di manutenzione stradale. Un settore che da anni è in perdita, con l’azienda che non riesce nemmeno a spendere tutti i soldi a disposizione e che quindi verrà esternalizzato, anche se la società partecipata manterrà il pronto intervento, il monitoraggio e il ripristino dei guard-rail.
E dire che nella scorsa sindacatura la maggioranza dovette ricorrere a una prova di forza (e anche a molta fantasia) per far passare la manutenzione stradale come un servizio pubblico, così da poterlo mantenere in house; con gli anni però strade e marciapiedi sono diventati solo una palla al piede e non più un introito sicuro, da qui la decisione di cederli nonostante gli strali del Professore contro i privati.
Altro punto fondamentale è l’affidamento del servizio per 15 anni, in virtù di una corposa relazione secondo cui il lavoro della Rap sarebbe più efficiente di quello dei privati e anche economicamente più conveniente. Da qui la decisione di approvare anche il Piano industriale e il Piano del fabbisogno, mentre il budget 2019 è stato rinviato a causa del buco da 11 milioni che non si sa ancora come colmare.
“Si tratta – spiega l’assessore Giusto Catania – di un atto ‘strategico’ che comprende tutti i documenti di programmazione aziendale, motivando il nuovo affidamento, previsto per 15 anni e prorogando il contratto in essere fino alla fine dell’anno, termine entro cui il Consiglio comunale dovrà approvare il nuovo contratto di servizio”.
Una delle novità più immediate è però l’assegnazione di alcuni obiettivi da raggiungere necessariamente entro il 31 dicembre e da cui dipenderà la parte accessoria dello stipendio (circa un quinto) dell’amministratore unico Giuseppe Norata. Entro cinque mesi la Rap dovrà estendere il porta a porta ad altre 30 mila persone, istituire quattro Centri di raccolta, coinvolgere nella differenziata l’80% di chi risiede nelle zone del porta a porta, effettuare una differenziata mirata in scuole, uffici e ospedali raggiungendo il 100% in due anni. E ancora una riorganizzazione aziendale, la nomina del direttore generale, un piano di comunicazione per 200 mila abitanti, l’aumento, del trattamento dell’organico per 150 mila tonnellate l’anno, un piano per l’impiantistica, un altro per il controllo dei mezzi aziendali e l’uso delle tecnologie, uno studio di fattibilità per un impianto fotovoltaico da piazzare sulle vasche dismesse in discarica. E infine, ma non meno importante, l’assegnazione di obiettivi anche per i dirigenti.
“Questa delibera – spiega il sindaco Leoluca Orlando – prevede quindi sia gli obiettivi a brevissimo termine, da raggiungere entro il 2019, sia quelli di più ampio respiro legati soprattutto alla riorganizzazione aziendale e agli investimenti, nell’area degli impianti e dei mezzi destinati ai servizi ai cittadini. Dopo aver salvato cinque anni fa il servizio pubblico e i lavoratori dal fallimento Amia e dopo aver messo in sicurezza nel suo complesso il sistema delle aziende con il bilancio consolidato, è giunto il momento per la Rap di abbandonare definitivamente un passato di emergenza. A partire dall’Amministratore fino ai dirigenti e funzionari, dovrà essere chiaro che il raggiungimento di risultati tangibili e misurabili è il parametro su cui si baserà il rapporto con il Comune”.
“Per tutti – aggiunge Orlando – è arrivato il tempo di assumere responsabilità chiare e personali, sulla base ovviamente delle proprie competenze ed esperienze e nell’ottica di un miglioramento miglioramento della produttività e dei risultati che l’azienda restituisce ai cittadini contribuenti”.
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03 Agosto 2019, 06:02