03 Dicembre 2014, 06:15
2 min di lettura
PALERMO- “Mi hanno legato mani e piedi. Mi davano calci e pugni in faccia e nello stomaco. Io gli dicevo non ho soldi, non ho soldi”. Nel racconto di un pensionato di 81 anni c’è tutta la paura per una giornata da incubo, vissuta a Partinico. Assieme alla moglie, ma in due posti diversi, sono stati vittime di due rapine. I principali indiziati sono Antonino Vitale, 19 anni, e Giuseppe Baglione, di 25, rinchiusi nel carcere Ucciardone di Palermo.
Il 30 novembre scorso l’anziano si trova a Partinico. In macchina ha raggiunto la casa di campagna in contrada Parrini. Scende dall’auto e mentre apre il cancello vede due uomini che corrono: “Portavano delle maschere di carnevale al volto e indossavano dei cappucci”.
Il peggio deve ancora venire: “Mi hanno afferrato e legato mani e pedi con il nastro adesivo. Poi, lo trascinano nel pollaio e qui “calci e pugni nello stomaco”. Cercano la chiave della villetta, ma non la trovano. Fanno alcuni tentativi a vuoto. Poi tornano nel pollaio e giù ancora botte. Tra le chiavi che l’anziano tiene in tasca, però, trovano quella per entrare nella casa di via Marconi, nel centro abitato di Partinico, dove l’uomo vive con la moglie che ha 82 anni.
E così cambiano obiettivo, portandosi dietro il telefonino dell’anziano, e dopo avere chiuso con un catenaccio il cancello della villetta. Non ci vuole molto a spostarsi in paese. “Stavo preparando il pranzo – racconta la moglie – ho sentito il rumore del portone. Pensavo che fosse mio marito ed invece era un ragazzo”. Che spinge la porta mentre l’anziana tenta di chiuderla. I rapporti di forza sono impari. I rapinatori piombano in casa. Stavolta hanno il volto scoperto. Un particolare che risulterà decisivo per le indagini.
A quel punto la donna cerca riparo in camera da letto dove ha un telefono cellulare. Spera di riuscire a chiamare aiuto. Uno di loro “mi ha colpito con dei pugni alla spalla – racconta -. Mi diceva: ‘dammi i soldi o ti ammazzo’. In camera da letto l’anziana ha una busta con mille euro nascosta dentro l’armadio. I malviventi li arraffano e scappano.
Vitale e Baglione sono accusati di concorso in rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali e percosse. Mentre avveniva un riconoscimento fotografico, nel corso di una perquisizione in una macchina parcheggiata nel cortile di casa di Vitale, i carabinieri hanno trovato un giubbotto simile a quello descritto dalla vittima. Oggi i due saranno interrogati.
Pubblicato il
03 Dicembre 2014, 06:15