19 Aprile 2013, 15:53
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PALERMO – Avrebbe fatto parte del gruppo di malviventi che rapinò il titolare dei negozi Bagagli. Gaetano Di Mariano è stato condannato a nove anni di carcere dal Tribunale di Palermo.
In quattro attesero che Filippo Giardina rientrasse a casa. Avevano il volto coperto e, soprattutto, erano armati di pistola. Giardina, 58 anni, aveva in tasca alcune migliaia di euro, l’incasso della giornata di lavoro. I rapinatori si portarono via pure il Rolex che teneva al polso. Fu lui stesso a raccontare le fasi dell’assalto avvenuto una domenica sera di un anno fa mentre rientrava nella sua abitazione nella zona di via Uditore.
Il cognome Giardina è molto noto in città. E non solo perché noti sono i negozi di accessori con l’insegna Bagagli. Negozi che sono stati bersaglio di avvertimenti mafiosi. Le serrature dei punti vendita sono stati più volte bloccati con l’attak. Il nome del negozio era stato pure indicato nel libro mastro del boss Lo Piccolo fra quelli che dovevano pagare il pizzo.
Il commerciante è parente di un altro Giardina, Luigi, cognato del boss Gianni Nicchi e condannato a tre anni e tre mesi. Non è tutto perché di Filippo Giardina si è tornato a parlare nei mesi scorsi. La Procura ha messo gli occhi su un contratto di sponsorizzazione fra la catena di negozi e il Palermo calcio.
Fu lo stesso Filippo Giardina a memorizzare i numeri di targa della macchina dei rapinatori. Dando agli investigatori la chiave per giungere all’arresto di Di Mariano, pregiudicato, che ha sempre negato il suo coinvolgimento nel colpo. Gli altri suoi presunti complici non sono stati identificati.
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19 Aprile 2013, 15:53