01 Maggio 2018, 06:10
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CATANIA. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Catania Fabio Di Giacomo Barbagallo i due rapinatori seriali ripostesi, Alfio Orazio Pappalardo e Sebastiano Vecchio, raggiunti venerdì scorso da misura cautelare in carcere. I due indagati, assistiti dagli avvocati Enzo Iofrida e Claudio Grassi, sono accusati di aver commesso quattro rapine e di averne tentata una quinta, tutte a mano armata. Quattro di questi episodi si sono registrati lo scorso febbraio in meno di un’ora tra Riposto ed Acireale.
Un’escalation che aveva generato un clima di grande preoccupazione tra i ristoratori ed i commercianti dell’area ionica. Ad essere colpiti, nell’ordine, la pizzeria Il Ciliegino, nel centralissimo Corso Italia a Riposto, un cittadino all’interno del proprio garage della piccola frazione ripostese di Carruba, le stazioni di servizio Esso e Q8, di via Cristoforo Colombo ad Acireale e della frazione acese di Guardia Mangano, ed infine la pizzeria “Da Frankie” in Corso Italia a Riposto. Ad agire due malviventi con il volto nascosto ed armati di fucile. Rapine dalle modalità piuttosto aggressive. In due casi le vittime sarebbero infatti rimaste ferite al capo, riportando lievi contusioni.
Rapida ed efficace l’attività investigativa dei carabinieri di Riposto, riusciti a dare un nome ed un volto ai presunti autori dei colpi. Alfio Orazio Pappalardo sarebbe stato arrestato dai militari dell’Arma alla stazione ferroviaria di Giarre. Per ore invece si sono perse le tracce di Sebastiano Vecchio, poi individuato ed arrestato in serata.
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01 Maggio 2018, 06:10