11 Giugno 2013, 20:21
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GRAVINA – Era annunciato come un “successo probabile, quasi scontato” e così di fatto è stato. Domenico Rapisarda, primo cittadino uscente del comune di Gravina di Catania vince, per alcuni “stravince”, le amministrative nel comune etneo con il 50,53% e 5278 voti. Forte dell’appoggio del Pdl e di altre cinque liste a supporto (Unione di centro, Rinnova Gravina, I nuovi protagonisti, Una mano per Gravina e Insieme per Gravina), Rapisarda ha superato i competitor, bypassando lo spauracchio del ballottaggio che lo avrebbe impastoiato nella palude delle alleanze, degli apparentamenti e, perché no, perfino dei voltagabbana che in queste occasioni possono palesarsi a qualsiasi latitudine geografica. E pensare che, quando le sezioni scrutinate erano una decina, l’avversario più diretto, Claudio Nicolosi, attestatosi alla fine al 29,06% con 3046 voti, auspicava di portare Rapisarda al ballottaggio. “Dispiace che per soli 55 voti non si sia andati al ballottaggio – commenta Nicolosi -. Ciò che è successo nella mattinata di domenica (la sospensione delle elezioni a causa di un refuso nelle schede elettorali, n.d.r.) ha influito negativamente perché so, per certo, che alcuni elettori che avrebbero votato per la nostra coalizione non hanno potuto recarsi alle urne nel pomeriggio o l’indomani con un conseguente danno nei nostri confronti. Voglio sottolineare però che il nostro insuccesso è una sconfitta chiara ed evidente da parte dei partiti, in particolare il Pd, che nel nostro comune, non ha fatto sentire il suo peso. Per quanto mi riguarda ho poco da rimproverarmi: ho ottenuto 650 voti di lista e credo che, insieme al contributo delle liste civiche, abbiamo realizzato una rimonta straordinaria. L’unica speranza possibile è che, nella riconta dei voti, qualche scheda annullata ci porti al ballottaggio cambiando la storia di queste elezioni per il bene del paese”.
“Ringrazio la mia città per la fiducia e tutti i centoventi candidati delle sei liste che hanno appoggiato la mia candidatura a sindaco, ha vinto la trasparenza e l’efficienza amministrativa”. Così il sindaco di Gravina di Catania, Domenico Rapisarda, ha commentato a caldo il risultato elettorale che lo vede riconfermato nella sua carica a primo cittadino. “E’ stata una campagna elettorale difficile – continua Rapisarda – ma adesso si volta pagina perché andiamo avanti nel segno della continuità e facendo un gioco di squadra. Gravina di Catania ha i conti del bilancio in ordine e tutte le carte in regola per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Sul piano amministrativo i cittadini hanno premiato l’attività di buon governo svolta in cinque anni alla guida della città, non credendo peraltro agli incantatori di serpenti all’opera in campagna elettorale; sul piano politico registriamo un successo in assoluta controtendenza con i risultati provinciali, regionali e nazionali che vedono, purtroppo, i sindaci del centrodestra penalizzati. Buon governo e larga adesione ad un serio progetto amministrativo – conclude il sindaco Rapisarda – sono i punti di forza di un modello, come quello di Gravina, al quale ispirarsi anche per il futuro”.
Per quanto riguarda gli altri candidati alla poltrona di primo cittadino, Giuseppe Giuffrida si è arenato al 13,65% con 1426 voti; Stefano Longhitano del M5S al 5,20% con 543 voti e Angela Faro all’1,46% con 153 voti.
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11 Giugno 2013, 20:21