19 Settembre 2016, 19:39
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ROMA – Rapiti due italiani in Libia. Il ministero degli Esteri, che ha confermato il rapimento, sta seguendo gli sviluppi insieme alle altre articolazioni dello Stato. Secondo quanto si apprende, si lavora con il massimo riserbo tenuto conto della delicatezza della situazione.
I due italiani sono stati rapiti all’alba di oggi a Ghat, nel sud della Libia, insieme ad un cittadino canadese. Lo riferisce il sindaco della città di Ghat, Komani Mohamed Saleh al sito arabo Tuniscope. “Sconosciuti hanno sequestrato all’alba un canadese e due italiani”, ha detto. “Si sta lavorando per conoscere il gruppo dei rapitori ed il luogo dove sono stati portati i tre”. Il rapimento non è stato rivendicato da alcuna sigla, ha aggiunto il sito Arabi 24. La città di Ghat si trova sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli.
Opera da decenni in Libia, con numerose commesse di ingegneria civile, la Con.I.Cos (Contratti Internazionali Costruzioni) di Mondovì (Cuneo), l’azienda per la quale lavorerebbero i due italiani rapiti. E’ guidata da Giorgio Vinai, che l’ha fondata nel 1977 con Celeste Bongiovanni. Due le sedi centrali: quella di Mondovì, appunto, e quella di Tripoli, dove opera la Libyan Branch.
Il Copasir si è attivato per assumere informazioni sui due italiani rapiti in Libia. Domani si riunirà l’ufficio di presidenza dell’organismo, che potrebbe decidere di convocare presto in audizione il direttore dell’Aise, Alberto Manenti.
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19 Settembre 2016, 19:39