Record di assenze in Sicilia| Primato negativo per Palermo

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10 Gennaio 2015, 13:53

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VENEZIA – Nel Pubblico impiego un’assenza per malattia su quattro dura solo un giorno con il boom a Palermo dove il dato sale a quasi una su due. Lo sostiene, in una sua ricerca la Cgia di Mestre dopo i casi di malattia dei vigili a Roma a Capodanno e in altre città per altri servizi. Nel 2013 il numero di giorni medi di malattia dei lavoratori dipendenti del settore privato (18,3) è stato superiore a quello dei dipendenti pubblici (17,1).

Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della Cgia riferiti al 2013, un’assenza per malattia su 4 (25,9%) registrata dai dipendenti pubblici ha la durata di una giornata. Il dato è addirittura in crescita: +5,9% rispetto al 2012. La quota scende di oltre la metà (11,9%) nel settore privato e rispetto all’anno precedente è diminuita dell’1%. Per quanto concerne le assenze per malattia di durata compresa tra i 2 e i 3 giorni, invece, l’incidenza sul totale degli eventi sale al 36,1% nel pubblico e al 31,2% nel privato. Alla luce di quanto accaduto in alcune grandi città lo scorso 31 dicembre, l’attenzione della Cgia si è soffermata sulle assenze per malattia di un giorno, più facili da “programmare” da parte di chi ha deciso di comportarsi scorrettamente nei confronti del proprio datore di lavoro.

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A livello provinciale spicca la situazione della provincia di Palermo: tra i dipendenti pubblici il 42,6% del totale delle assenze dura un giorno, mentre nel settore privato l’incidenza scende al 27,8%. In questa particolare graduatoria, Palermo detiene il primato sia nel pubblico sia in quello privato. Nel comparto pubblico, dopo lo score della provincia di Palermo, la Cgia segnala Agrigento (38,4%), di Catania (35,6%) e di Trapani (34%). Chiudono la classifica Udine (14,2%), Belluno (12,8%) e Bolzano (10,5%).

Complessivamente, la provincia che presenta la durata media di malattia più elevata nel pubblico impiego è Vibo Valentia, con 23,2 giorni di assenza all’anno. Nel settore privato, invece, dopo la “leadership” del capoluogo regionale siciliano, vanno segnalati i risultati di Catania (21,1%), di Roma (18,8%) e di Siracusa (18,5%). I territori più virtuosi sono Vicenza e Udine (entrambe con il 5,5%), Ascoli Piceno (5,1%) e Vibo Valentia (2,6%).

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10 Gennaio 2015, 13:53

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