16 Novembre 2012, 18:09
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MESSINA- La crisi del Comune della città dello stretto sembra non avere tregua. Alle scottanti questioni sul tappeto, dall’Atm a MessinaAmbiente all’Ato rifiuti e con lo spettro del default dietro l’angolo, si aggiungono alcune indiscrezioni di ieri paventate dal Palazzo e dai sindacati sul pericolo di licenziamento per cento dipendenti dell’Ente con contratto a tempo determinato. Ed oggi si apre anche la nuova vertenza dei 95 lavoratori della refezione scolastica a rischio salario e lavoro dal prossimo 20 dicembre. Un’emergenza dovuta alla mancata gara d’appalto per il rinnovo del servizio di refezione scolastica, scaduto nel mese di maggio scorso, da parte del Comune di Messina. Il quadro negativo si intravedeva già dopo che il servizio aveva necessitato di una proroga da parte dell’Ente con scadenza il 20 dicembre. In sostanza, stando così le cose, a partire dall’anno nuovo centinaia di alunni delle scuole messinesi potrebbero restare senza servizio mensa e l’azienda ‘La Cascina’ che gestisce il servizio dopo l’aggiudicazione dell’ultima gara d’appalto, sarà costretta ad avviare le procedure di mobilità per i 95 lavoratori con data d’inizio proprio il 20 dicembre prossimo. La denuncia giunge dalla Filcams Cgil, che attraverso i rappresentanti Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi sottolinea le problematiche sociali che comporterebbe la nuova vertenza oltre al disagio nelle scuole per l’assenza di un servizio così importante come la mensa. “Era nell’aria da tempo, – spiegano i due portavoce della Filcams – dal momento che il Comune di Messina non ha, nei tempi dovuti, indetto la gara d’appalto per il rinnovo del servizio di refezione scolastica e dall’inizio del nuovo anno scolastico, il servizio era stato garantito attraverso una mera proroga che scadrà il 20 dicembre prossimo”. “Si apre una vertenza grave che dipende dai problemi economici finanziari del Comune ma che mette da un lato in ginocchio 95 famiglie e dall’altro lascia senza il servizio mensa centinaia di bambini che in casi estremi, – evidenziano Lucchesi e Garufi – potevano contare su un pasto completo al giorno solo grazie al servizio mensa”. Inoltre, la ditta incaricata della refezione scolastica denuncia anche il mancato pagamento del Comune delle fatture precedenti, il cui importo è di circa 240 mila euro.
“Al di là dei problemi economici del Comune, – sottolineano ancora i rappresentanti Filcams – questa vertenza nasce dalla mancata indizione della gara che avrebbe dovuto avvenire la scorsa estate. La mancata approvazione del bilancio da parte del Consiglio comunale ha bloccato qualunque impegno di spesa e, di conseguenza, anche quello relativo al servizio di mensa. Resta il fatto grave – concludono – che la comunità messinese, a causa dei gravi problemi che sta vivendo il Comune in questa fase, verrà ora privata di un ulteriore servizio fondamentale”. Infine ieri si è profilato anche il rischio che il Commissario straordinario Luigi Croce insieme al suo staff, starebbe optando per la possibilità di ‘tagliare’ le spese del Comune, mandando a casa i lavoratori a tempo determinato a partire da inizio gennaio. Sulla vertenza dei 95 lavoratori della refezione scolastica così come il pericolo licenziamento dei contrattisti comunali si preannuncia in città una dura battaglia sindacale. I sindacati Cgil, Cisl e Uil, che sabato scorso hanno portato in piazza a Messina più di 8000 persone per difendere i temi dell’occupazione e dell’emergenza sociale, non ci stanno e fanno sapere che sono disponibili ai “sacrifici, ma i lavoratori non si toccano”.
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16 Novembre 2012, 18:09