Regionali '22: lista Centopassi, ecco chi corre con Fava - Live Sicilia

Regionali ’22: lista Centopassi, ecco chi corre con Fava

Il deputato regionale avrebbe dato la sua disponibilità per i collegi di più province, in base alle necessità.

CATANIA – Una lista “forte“, in grado di raccogliere l’eredità di questi anni di attività all’Assemblea regionale siciliana e metterla a frutto. Magari aggiungendo qualche nome nuovo a chi, nella scorsa tornata, è stato eletto nella lista Centopassi per la Sicilia. La creatura di Claudio Fava si prepara alle elezioni regionali 2022 con l’intenzione di fare meglio della volta scorsa. Nel 2017, 128mila voti in tutta la Sicilia e oltre 25mila a Catania erano valsi alla lista il superamento dello sbarramento del 5 per cento e un solo seggio all’Ars (Fava, appunto: ma nel collegio di Palermo, non nella sua Catania). Stavolta l’asticella è fissata più in alto.

“Stiamo lavorando per elaborare delle candidature che provengano dal mondo reale”, spiega Pierpaolo Montalto, co-portavoce regionale di Sinistra Italiana, nonché tra le persone che si stanno impegnando per selezionare i nomi migliori da candidare. Montalto non sarà in lista. “Vogliamo restituire protagonismo ai cittadini e alle cittadine che hanno bisogno di spendersi per la società – aggiunge Montalto – A coloro che lo fanno tutti i giorni: nei comitati, nelle associazioni, nei partiti e nella professione“. La lista non è ancora completa, ma qualche nome già trapela. Intanto il capolista: Claudio Fava, appunto, scelto per dare una chiara connotazione politica, e di contenuto, al progetto in lavorazione per il voto del 25 settembre..

Qualche nome, oltre al leader del movimento, è già nell’aria. Il primo è Nicola Grassi, presidente dell’associazione antiracket Asaec Antiestorsione di Catania, da anni impegnato attivamente nella lotta all’usura. La vicinanza di visione con Fava si è cementata durante la lavorazione dell’inchiesta della commissione Antimafia sulla cattiva gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il secondo nome ventilato è quello dell’avvocato civilista Domenico Brancati, catanese come Grassi, padre di due figli, presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica Club Forense di calcio a 11. Il terzo nome che circola con insistenza è quello di Amalia Zampaglione, docente e presidente dell’associazione contro la violenza e contro il femminicidio Shamofficine di Catania.

In totale, però, i profili che comporranno i Centopassi catanesi saranno tredici. Scelti non solo da Sinistra italiana ed Europa verde, ma anche da percorsi politici e sociali diversi. Il solco è quello tracciato con le primarie del campo progressista, quando a Catania città il candidato più votato è stato Fava, segno della costruzione di una squadra con un certo radicamento sul territorio. Che lascia ben sperare a proposito della possibilità di fare scattare almeno un secondo seggio per la lista. Perché se il seggio palermitano è dato (quasi) di nuovo per scontato, altrettanto non può dirsi per quello etneo.

Sono ore, comunque, di lunghe telefonate. Interlocuzioni sono in corso da Acireale, Giarre, Riposto e Randazzo. Oltre che con gli attivisti di Motta Sant’Anastasia. Da lì, infatti, i percorsi delle elezioni amministrative degli anni passati hanno consegnato una certa solidità che proviene dalle lotte condivise. Da presidente della commissione regionale Antimafia, il lavoro di Fava sul tema dei rifiuti ha riportato al centro del dibattito pubblico le attività delle discariche Oikos di Tiritì e Valanghe d’inverno. Una battaglia, quella contro i re etnei dell’immondizia, che riguarda trasversalmente i cittadini mottesi e di Misterbianco, e che ha a che fare con l’appartenenza geografica, oltre che con quella politica.

Dal Calatino, roccaforte della sinistra, la lista Centopassi dovrebbe portare in dote due candidati: una donna e un uomo, di due Comuni diversi. Anche lì, come a Motta, a contare è un percorso che dura da anni e che gli attivisti dei territori costruiscono quotidianamente. Anche, e soprattutto, quando le scadenze elettorali sono lontane. Il quadro si completerà in giornata, dando nomi ai profili fin qui tracciati. Per l’ufficialità bisognerà, come sempre, attendere il momento della presentazione delle liste. Ma dall’entourage del capolista qualcuno, prima di fare gli scongiuri di rito, si lascia scappare: “Catania sarà una lista forte, e dalla Sicilia occidentale potrebbe arrivare pure il terzo seggio“.


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