Regionali, la partita dei big etnei |Tra fedelissimi e cambiacasacca

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07 Ottobre 2017, 05:00

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CATANIA – Volti noti e vecchie glorie della destra e della sinistra, qualche candidato discusso e, soprattutto, alcuni cambiacasacca dell’ultima ora. Le liste sono state depositate e lo scontro, per le regionali, è appena iniziato. Sullo sfondo i big storici della politica etnea, che si giocano il tutto per tutto, in alcuni casi non sono scesi in campo in prima persona ma si “conteranno” attraverso le candidature dei fedelissimi. Voto per voto.

I LOMBARDIANI – L’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo può contare su una lista di fedelissimi a sostegno di Nello Musumeci, con un trasformista dell’ultima ora: Gianfranco Vullo. Si tratta di uno dei volti noti del centrosinistra, crocettiano di ferro, ma prima ancora coalizzato con il centrodestra, che ha benedetto il passaggio di Articolo 4 nel Pd. Tra i fedelissimi dell’ex presidente della Regione ci sono Pippo Compagnone, ex sindaco di Grammichele e Salvo Giuffrida, ex deputato regionale ed ex sindaco di Tremestieri Etneo. Candidato anche Nico Sofia, figlio di Carmelo Sofia, consigliere comunale fedelissimo di Enzo Bianco. Da tenere d’occhio il sindaco di Camporotondo Etneo, Filippo Privitera.

ALTERNATIVA POPOLARE – Qui la partita è seria. Tre big catanesi sfidano Marco Forzese, deputato regionale uscente, ex crocettiano pentito in corso di legislatura, che guida la lista cara agli alfaniani. I tre big sono Pino Firrarello, re di Bronte ed ex senatore, Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura e Giovanni La Via, eurodeputato designato da Fabrizio Micari come vicepresidente della Regione. Gli alfaniani sostengono Nuccio Condorelli, ex consigliere comunale e primario di urologia e Giovanni La Magna, leader giovanile alfaniano e imprenditore di grido. Forzese è stato “arruolato” perché i suoi 10mila voti su Catania (i fedelissimi dicono che arriverà a 12mila), servono al quorum regionale di Ap, ma il rischio, per gli alfaniani, è quello di non superarlo e consegnare a lui l’unico seggio previsto alle falde dell’Etna.

LISTA MICARI – Rosario Crocetta, presidente della Regione, ha scelto di non candidarsi, punta tutto sul fedelissimo Giuseppe Caudo, che dopo la mancata presentazione della lista Megafono ha bisogno di ogni singolo voto per evitare di essere sorpassato dagli altri candidati, in particolare Antonio Leanza, brontese.

PD – La battaglia tra i democratici è all’ultimo sangue. Qui i big sono scesi in campo. La sinistra Pd ha fatto quadrato su Angelo Villari, ex segretario della Cgil, dato in risalita, in rotta di collisione con il mattatore Luca Sammartino detto “San Martino”, che ha fatto il pienone da quando l’alleata Valeria Sudano è stata inserita nel listino Micari e Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo. Tra i candidati da tenere d’occhio c’è anche Sebastiano Catalano detto Nello, ex vicepresidente della provincia regionale guidata da Giuseppe Castiglione.

FORZA ITALIA – I berlusconiani etnei hanno fatto muro contro la candidatura, gradita a Silvio Berlusconi, di Peppe Lombardo, figlio di Angelo, ex deputato a sua volta fratello di Raffaele Lombardo. La lista è guidata da due big, pogliesiani, Marco Falcone e Alfio Papale. Alle loro costole c’è il braccio destro di Enzo Bianco, Alessandro Porto, già fedelissimo di Giovanni Pistorio e molti altri, tra i quali spicca Riccardo Pellegrino ed Elio Tagliaferro.

Ma l’elenco dei candidati è lungo. La battaglia è appena iniziata.

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07 Ottobre 2017, 05:00

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