L’incognita 5% per i centristi | Ap punta sul cavallo Forzese

di

30 Settembre 2017, 06:31

2 min di lettura

CATANIA – Primum vivere, ovviamente. L’uscita ufficiale di Marco Forzese a favore di Alternativa popolare – Centristi per Micari e che sfata quelle voci che lo volevano altrove, spazza via i cattivi presagi di una soglia di sbarramento difficile da raggiungere per gli uomini di Angelino Alfano, Giampiero D’Alia e Pierferdinando Casini. Un rischio da neutralizzare a tutti costi, non fosse altro che è l’ala moderata della coalizione a esprime il nome del vicepresidente in pectore del centrosinistra, il catanese Giovanni La Via.

Scongiuri o no, nelle segreterie che fanno capo al tandem centrista con sguardo a sinistra, si fanno già i conti: l’obiettivo da raggiungere vale almeno 110 mila voti su tutto il territorio regionale, con almeno 25 mila nella sola provincia di Catania. Stando alle previsioni degli insider, Forzese ce la potrebbe fare ad agguantare il terzo mandato consecutivo all’Ars, forte anche delle 8.258 preferenze raccolte cinque anni fa e della contrazione del numero dei seggi, e quindi dei candidati, che dovrebbe alzare le sue quotazioni di partenza.

Forzese davanti a tutti, è questo che prevedono quindi i ben informati. Ma il seggio a disposizione rischia di essere uno e uno solo. Uno stallo che accumuna più liste su entrambi i fronti. Ma il caso di Ap rischia di essere una caso a sé, perché a differenza di altre liste, come Sicilia futura, i margini affinché anche il secondo piazzato possa sperare in un ripescaggio o in uno stravolgimento della classifica finale, paiono ridotti al lumicino. Sia perché i principali sondaggi continuano a dare Fabrizio Micari all’inseguimento del gruppo di testa, sia perché non risultano al momento voci di possibili biglietti per Roma a nome dell’attuale presidente dei parlamentari Ars Centristi per Micari.

Articoli Correlati

Le dita di una mano sono persino abbondanti per contare il numero dei candidati che già hanno ufficializzato la discesa in campo. Tre in tutto. Tutto questo a pochi giorni dalla presentazione  delle liste. Ed è tutto dire. Oltre Forzese, sono certi di giocarsela Giovanni La Magna e il primario di urologia a Gela, Nuccio Condorelli. Esponenti che dal Pdl in poi hanno seguito tutte le evoluzioni politiche della segreteria Firrarello. Volti puliti che devono tenere alte le quotazioni dell’ala alfaniana all’interno del cartello che mette nuovamente assieme, dopo la parentesi delle Europee, le due componenti del popolarismo italiano.

Si gioca per la maglia. Ma anche per la squadra e per il suo capitano: il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione. Che da qui a pochi mesi vuole riconfermata la candidatura a Montecitorio. Ma il voto Regionale, e le sue strategie al millimetro, sin da ora possono servire ad affermare una linea di credito da spendere nella prossima corsa per Palazzo degli Elefanti.  E se è vero che Nuccio Condorelli conosce fin troppo bene ogni anfratto dello stabile settecentesco, il giovane La Magna quel portone lo deve ancora varcare.

Pubblicato il

30 Settembre 2017, 06:31

Condividi sui social