05 Luglio 2017, 17:23
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PALERMO – Dopo l’esclusione dalle ‘Comunarie’ di Palermo Mauro Giulivi, attivista palermitano del Movimento cinque stelle, è rimasto fuori anche dalle ‘Regionarie’ per l’individuazione dei candidati grillini all’Assemblea regionale per le elezioni del 5 novembre. L’esito del voto online di martedì sulla piattaforma Rousseau non è ancora stato ufficializzato, ma nel Movimento cinque stelle siciliano potrebbe già scoppiare un nuovo caso: a Giulivi, attivista storico e vicino alla corrente che fa riferimento all’ormai ex deputato M5s Riccardo Nuti, è stata vietata la candidatura alle ‘Regionarie’, annunciata dal diretto interessato pochi giorni fa, per via di un “procedimento disciplinare” in corso nei suoi confronti. E proprio l’assenza di provvedimenti disciplinari, in corso o emanati negli ultimi sei mesi da parte dei vertici del movimento, era una delle precondizioni necessarie richieste per la partecipazione alle ‘Regionarie’. Una postilla aggiuntiva rispetto alle scorse elezioni che avrebbe messo fuori gioco diversi attivisti ‘dissidenti’, tra cui proprio Giulivi che negli ultimi tempi non ha lesinato critiche alla gestione del movimento.
Per il compagno di Chiara Di Benedetto, deputata palermitana alla Camera per il M5s, dunque, si tratta della seconda esclusione nel giro di due mesi. In occasione delle ‘Comunarie’ di Palermo Giulivi – facente parte del meet-up storico ‘Il Grillo di Palermo’, da sempre in contrapposizione alla candidatura di Ugo Forello alla carica di sindaco – fu escluso per un ritardo nell’accettazione del regolamento dei candidati M5s: “Mi hanno dato un preavviso di due ore e 30 minuti per firmare un documento mai letto prima”, si difese in quell’occasione parlando di una “porcata” ai suoi danni. Adesso una nuova esclusione, che sarebbe stata comunicata proprio a ridosso del voto e che potrebbe rappresentare un problema per i Cinquestelle, già alle prese con le polemiche di ieri dopo l’articolo di Livesicilia che ha portato alla luce la candidatura alle ‘Regionarie’ dell’ex manager della sanità Giacomo Sampieri, sotto processo con l’accusa di concorso in peculato per omesso controllo e abuso d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta sull’ospedale Villa Sofia di Palermo. “Posso dire che mi ha fatto un certo effetto vedere una persona sotto processo per fatti gravi nella lista e attivisti di vecchio corso fuori”, dice Giulivi. Sampieri ha comunque fatto marcia indietro invitando gli iscritti al movimento a non votarlo.
I riflettori su Giulivi si erano riaccesi pochi giorni fa, dopo le annunciate dimissioni da parte del deputato regionale M5s Giorgio Ciaccio rinviato a giudizio nell’inchiesta sulle presunte firme false. Il posto di Ciaccio, infatti, dovrebbe essere occupato in quest’ultimo scampolo di legislatura proprio da Giulivi, primo dei non eletti nel collegio di Palermo per il Movimento cinque stelle alle Regionali del 2012.
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05 Luglio 2017, 17:23