La Regione assume 600 precari | Via a stabilizzazioni e “concorsi”

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01 Dicembre 2018, 06:01

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PALERMO – La Regione Siciliana torna ad assumere. Saranno stabilizzati 587 “precari storici”. Rosalia Pipia, dirigente generale del dipartimento alla Funzione Pubblica, ha adottato l’atto propedeutico per provvedere alle assunzioni a tempo indeterminato.

Il personale che deve essere assunto appartiene a quatto bacini. I più numerosi sono i 276 lavoratori della Protezione Civile proveniente dall’ex Italter-Sirap, da quattro province, dai parchi, da Soris e da Fiori 2. Poi ci sono le 219 unità di personale dell’ex Agenzia regionale Rifiuti ed Acque, i 54 dipendenti del bacino “Ambiente” e provenienti dalle assunzioni fatte per il piano di assetto idrogeologico e contratti di collaborazione continuativa dell’Ambiente. Infine, 38 ex lavoratori socialmente utili provenienti dagli Asu Lavoro, Puc beni culturali e Apt provinciali.

Le stabilizzazioni sono previste dalla legge finanziaria per il 2018 e applicano il decreto legislativo per il superamento del precariato delle pubbliche amministrazioni. Le strade previste della legge nazionale sono due. Da una parte è prevista l’assunzione diretta per i dipendenti che hanno firmato un contratto dopo un concorso pubblico. Questi dipendenti, inoltre, devono essere stati in servizio prima della legge di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni del 2015 con contratti a tempo determinato e devono avere svolto al 31 dicembre 2017 tre anni di servizio negli ultimi otto anni. In totale si tratta di 248 impiegati: 91 funzionari, 155 istruttori e due operatori.

Tutt’altra procedura è prevista per coloro che pur non avendo fatto un concorso pubblico, abbiano maturato tre anni di servizio in otto anni e abbiano avuto un contratto di lavoro flessibile prima della legge 2015. Questi altri dipendenti sono 339: 160 impiegati appartengono alla categoria D, 123 alla fascia dei lavoratori C e sono cioè istruttori, 37 rientrano nella categoria B e 19 nella categoria A. In questo caso le assunzioni dovranno essere fatte con dei concorsi riservati che sono tesi a verificare che gli impiegati abbiano la competenza.

Pur essendo previste dalla legge le stabilizzazioni erano state oggetto di un carteggio fra ufficio legale e legislativo regionale e assessorato alla Funzione pubblica. La lettera dei legali negava la possibilità di procedere con le assunzioni e così l’assessore Bernadette Grasso ha risposto all’ufficio legale della Regione con una lettera di fuoco. Nella nota l’assessore parla di “grave disastro in materia di gestione del personale dipendente e di quello precario in particolare” e riferendosi all’Ufficio legislativo dice “sarebbe stato più conducente che la segnalazione di criticità da parte di codesto Ufficio (ndr. Legislativo e legale) venisse rilevata in passato”.

Le scelte dell’assessorato sono così andate oltre “le criticità” segnalate come pure nella missiva viene fatto notare. L’assessore infatti fa notare come nel confronto con le istituzioni nazionali il dipartimento abbia dovuto fare notare la “bontà” delle norme e come se non si fosse scelta la strada delle stabilizzazioni si sarebbe arrecato “un danno alla stessa Amministrazione privando i dipartimenti di personale che nel tempo ha acquisito competenze e professionalità, oltre all’insorgere di ulteriore contenzioso che vedrebbe la Regione soccombente”. Insomma le stabilizzazioni si faranno e la Regione metterà nelle proprie fila circa seicento nuovi dipendenti

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01 Dicembre 2018, 06:01

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