Regione, Croce si presenta: | “Parola d’ordine ‘semplificazione'”

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31 Ottobre 2014, 12:22

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MESSINA – La parola d’ordine del nuovo assessore regionale al Territorio e Ambiente è “semplificazione”. Maurizio Croce si presenta con quella che potrebbe sembrare a prima vista una rivoluzione, ma che invece non lo è affatto, come del resto egli stesso chiarisce. “Il mio primo impegno è quello di fare rispettare la legge. Semplificare vuol dire anche questo: non vedo per quale motivo un soggetto privato o pubblico debba attendere mesi per avere, ad esempio, un parere sulla Valutazione ambientale strategica. La legge prevede 90 giorni più i tempi per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E quel termine d’ora in avanti dovrà essere rispettato. Poi si devono rendere più snelle tutte le procedure esistenti. Questa la ritengo una delle mie scommesse”.

Rimanendo sempre in tema di leggi esistenti, ma non applicate, il neo assessore al Territorio e ambiente si dice fortemente convinto che la Sicilia potrà primeggiare a livello nazionale in relazione alla materia complicatissima del dissesto idrogeologico. “L’altra scommessa – aggiunge – riguarda una vera pianificazione del territorio che passa attraverso la redazione del piano di bacino e di distretto. C’è una legge nazionale che lo prevede, ma ancora oggi nessuna regione ha provveduto a dotarsi di questo strumento. La Sicilia sarà la prima in Italia a predisporlo”.

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Tema caldissimo e di stretta attualità sono le aree ad alto rischio. I poli petrolchimici siciliani sono finiti nel mirino delle associazioni ambientaliste, dopo l’incidente della raffineria di Milazzo. “So benissimo che si tratta di un tema di scottante attualità sul quale dovrò mettermi a lavorare da subito. Ma la domanda che desidero porre un po’ a tutti è questa. Cosa vogliamo fare dei poli petrolchimici? La Sicilia ha il terzo polo d’Europa ed è l’unica piattaforma che ha lo sbocco sul Mediterraneo. Fermo restando che vanno potenziati i sistemi di sicurezza per la salvaguardia dei lavoratori e dei cittadini, credo che il terzo polo d’Europa rappresenti una grande occasione di sviluppo. Il tema comunque va affrontato a livello politico con il coinvolgimento dell’Ars perché la politica dovrà prendere una posizione. Per quanto mi riguarda, ovvero da assessore indicato, dovrò verificare se i sistemi di controllo per la sicurezza hanno bisogno di nuove strumentazioni. Ma concludo dicendo che questo tema caldo su cui si deve riflettere va sottoposto all’attenzione dell’aula”.

 

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31 Ottobre 2014, 12:22

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