13 Luglio 2021, 20:45
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PALERMO – La Corte dei conti mette sotto i riflettori il rendiconto della Regione Siciliana del 2019. Nell’atto di citazione indirizzato ai vertici della Regione, il procuratore generale della Sicilia, Pino Zingale, ha chiesto, in via pregiudiziale, che sia dichiarata rilevante e non manifestamente infondata la legittimità costituzionale dell’articolo 6 della legge regionale 3/2016 – con riferimento agli articoli 81, terzo comma, e 117, secondo e terzo comma, della Costituzione – sia sospeso il giudizio e disposta l’immediata trasmissione degli atti alla Corte costituzionale.
Nel merito, il procuratore generale ha chiesto la conferma dell’irregolarità del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), con la rettifica nella maggiore somma di oltre 43 milioni e mezzo rispetto a quella minore individuata dalla sezioni riunite in quasi 35 milioni. Inoltre, ha chiesto di disporre la rettifica delle componenti interne del risultato di amministrazione, con l’aumento del disavanzo da fondi ordinari della Regione per il maggiore importo di poco meno di 128 milioni, e conseguente obbligo di reintegra dei fondi statali del perimetro sanitario.
(ANSA)
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13 Luglio 2021, 20:45