Regione, prende corpo| l'ipotesi Catanoso nel centrodestra - Live Sicilia

Regione, prende corpo| l’ipotesi Catanoso nel centrodestra

Quello del deputato acese sarebbe il quarto nome in poche settimane.

CATANIA – C’è il nome dell’acese Basilio Catanoso tra quelli che si sussurrano con insistenza nelle stanze di Forza Italia quale possibile candidato presidente della Regione Sicilia. Un’indiscrezione giornalistica che i diretti interessanti non confermano né smentiscono, ma che tuttavia polarizza le pulsioni della base che gravita attorno alla segreteria guidata dallo stesso Catanoso in tandem con l’europarlamentare Salvo Pogliese. Come nel caso di Bruno Spitaleri, consigliere forzista a Pedara ed esponente del movimento Avanguardia, che chiede via Facebook a Nello Musumeci un passo indietro: “Il nome dell’onorevole Basilio Catanoso – scrive – potrebbe essere quello giusto per unire tutto il centrodestra isolano. Sono certo  – continua Spitaleri – che Musumeci ricorderà i tempi in cui Catanoso, allora presidente provinciale del Pdl, lo sostenne con impegno e lealtà nella sua corsa alla presidenza della Regione, e quindi possa essere pronto al passo indietro in favore del parlamentare di Forza Italia o comunque a favore di qualsiasi candidato in condizione di chiudere al meglio tutta la coalizione di centrodestra o la gran parte di essa”.

Ipotesi, ma non solo. Nonostante vada verso il crinale della quarta legislatura a Roma, sul nome di Basilio Catanoso ci sarebbe qualcosa di più concreto rispetto ai bisbigli social dei fedayn. Pare sia proprio questo, infatti, il nome che la Forza Italia siciliana potrebbe presentare quanto prima al tavolo degli alleati quale “federatore” di un’ampia coalizione a guida azzurra. In fondo, quello di Catanoso fa rima con quello dell’eurodepudato Salvo Pogliese, altro nome che era stato già posto all’attenzione di Sivlio Berlusconi durante l’ultima visita a Palermo. Ma il campione di preferenze personali alle scorse Europee, al momento, pare più intenzionato a proseguire il mandato parlamentare a Bruxelles che rinchiudersi a Palazzo d’Orleans.

C’è tuttavia un’altra valutazione che farebbe lievitare le quotazioni del deputato acese e che fa eco con quanto si sta dibattendo nei tavoli nazionali e regionali dell’ex Cdl, soprattutto all’indomani del voto amministrativo. Catanoso, oltre ad essere espressione del partito azzurro, ossia l’azionista di maggioranza della coalizione almeno in Sicilia, è figlio legittimo dell’oramai dismessa Alleanza Nazionale. Si tratterebbe, quindi, di un nome che da destra potrebbe neutralizzare l’iniziativa di Nello Musumeci e aiutare il centro ad un convergenza non traumatica.

Insomma, Forza Italia da Gianfranco Micciché al capogruppo all’Ars Marco Falcone, escluso Vincenzo Gibiino, potrebbe blindarsi già nei prossimi giorni su Basilio Catanoso con tanto di benestare dei vertici romani. A quel punto la questione tornerebbe in Sicilia, dove gli azzurri si dovranno confrontare con gli alleati e le ipotesi non solo di Musumeci, ma con quelle di Roberto Lagalla, sponsorizzato da Totò Cuffaro, e di Gaetano Armao, volto dell’area autonomista. Nelle prossime ore c’è da capire se l’intesa dei salviani di Angelo Attaguile su Nello Musumeci sia ancora praticabile. Ma a sparigliare ancora le carte potrebbe esserci il rientro di Angelino Alfano in zona centrodestra. A quel punto, però, la questione del nome presidenziale sarebbe riaperta, per rimanere tuttavia in area etnea.

 


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