Vertice romano sui conti della Regione| Crocetta: “Presto il nuovo governo”

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26 Ottobre 2015, 18:55

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PALERMO – “E’ stato un incontro positivo, abbiamo affrontato il tema dei trasferimenti dei fondi Cipe per chiudere il bilancio del 2015 e la questione di un intervento strutturale per mettere in sicurezza il bilancio della Regione, non solo per il 2016 e il 2017. L’assessore all’Economia Alessandro Baccei ha presentato alcune proposte, saranno valutate dai dipartimenti tecnici del governo centrale. E il 9 novembre ci sarà un nuovo incontro”. Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, al termine della riunione a Roma con i sottosegretari Claudio De Vincenti e Gianluca Bressa sui problemi finanziari della Regione, che ha un disavanzo di 2 miliardi di euro. “La Sicilia può assumersi alcune funzioni in cambio lo Stato deve rivedere alcuni meccanismi fiscali – afferma Crocetta – in modo tale che possiamo allinearci alle altre Regione a statuto speciale, perché in questo momento la Sicilia è penalizzata”.

In una nota, Crocetta poi sottolinea che l’incontro a Palazzo Chigi è durato tre ore. Il presidente della Regione ha rappresentato la situazione di indebitamento ereditata e l’azione di rigore intrapresa in questi anni, “che continuerà anche nel 2016 e nel 2017”. “La Regione – continua Crocetta – è pronta ad assumersi responsabilità chiare e vuole la certezza delle entrate per consentire di avviare una positiva fase di sviluppo. Le proposte effettuate dalla Regione, per bocca dell’assessore Baccei espongono infatti una posizione di maggiore responsabilità a fronte di nuove entrate. Ho ringraziato il governo nazionale per l’attenzione dimostrata e soprattutto per avere analizzato con attenzione la nostra proposta. Confido in una soluzione positiva”.

In una nota della presidenza del Consiglio, il sottosegretario Claudio De Vincenti ha descritto lo stato dei conti siciliani come una “situazione complessa che presenta difficoltà e richiede di individuare una soluzione a regime. La riunione – si legge sempre nella nota – ha registrato anche la volontà del Governo centrale e di quello regionale – rappresentato dal Presidente Rosario Crocetta – di adoperarsi in questa direzione”. Poco più. Di certo c’è che il governo centrale è molto preoccupato. Non a caso la riunione ha visto la presenza di diversi tecnici e politici. C’erano alti dirigenti della Presidenza del Consiglio, del Ministero per gli Affari Regionali, della Ragioneria generale dello Stato e del Ministero dell’Economia, il Dipartimento per le Politiche di Coesione e l’Agenzia per la Coesione territoriale, rispettivamente con il Capo Dipartimento Vincenzo Donato e il Direttore Generale Ludovica Agrò. Per la Regione Siciliana, oltre a Crocetta, hanno preso parte la Vice Presidente Maria Lo Bello, l’Assessore all’Economia Alessandro Baccei e i vertici amministrativi di Palazzo d’Orleans.

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E la “delicatezza” della riunione è confermata dal fatto che la stessa è durata ben tre ore, nonostante a Roma si sia entrati nella fase calda di esame della legge di stabilità. “Come era prevedibile – ha attaccato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – ci troviamo di fronte ad un ulteriore fallimento di Rosario Crocetta, tornato a mani vuote da uno sconclusionato incontro romano per sistemare i conti siciliani, e di questo non c’è di certo da meravigliarsi. La riunione di Roma certifica la piena delegittimazione del presidente della Regione, in un contesto surreale in cui quella che dovrebbe essere una coalizione di maggioranza dà invece l’impressione di essersi trasformata in un coacervo di bande armate, costantemente l’una contro l’altra, con intento predatorio nei confronti di una Sicilia che sprofonda sempre più. Ma d’altronde Crocetta guarda con distacco tutto questo per cui come premio si regala una gita in Tunisia”. Il riferimento è a n viaggio “istituzionale” che il governatore dovrebbe compiere nella giornata di domani. Prima di allora, però, il presidente vorrebbe varare la nuova giunta.

*Aggiornamento ore 18.58
“Sto rientrando a Palermo, devo sentire i segretari dei partiti di maggioranza, mi devono dire loro cosa intendono fare: io non ho posto condizioni inaccettabili. Sono sempre ottimista, comunque un governo lo faccio. E molto presto”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, al termine della riunione a Roma sulla situazione finanziaria della Regione. Tra gli ostacoli maggiori, ammette Crocetta, c’è quello della rappresentanza dei partiti nella nuova giunta, con i numeri che ancora non tornano.

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26 Ottobre 2015, 18:55

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