19 Marzo 2018, 05:02
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CATANIA – Le registrazioni girano da mesi in tutte le redazioni catanesi, Salvatore Cocina, quand’era ai vertici della Direzione Ambiente del Comune di Catania ha registrato le telefonate di Enzo Bianco e di Antonella Liotta, segretario generale del Comune. Bianco e la Liotta avrebbero fatto pressioni per far spostare Lucia Balsamo, dipendente comunale favorevole all’applicazione – secondo quanto emerge dai verbali di Cocina – delle penali alle imprese che gestiscono la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Al contrario, secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale, la Balsamo sarebbe stata sospettata di essere vicina alla Li Destri, dirigente licenziata da Bianco dopo un’inchiesta di Livesicilia.
L’APPALTO – Le penali rappresentano un elemento importante dell’inchiesta condotta dalla Direzione investigativa antimafia: se applicate possono pregiudicare la futura aggiudicazione dell’appalto da parte delle imprese che, in quel momento, stavano gestendo in proroga.
Un affare da 350milioni di euro. Per evitare le penali e continuare a gestire l’appalto, le imprese avrebbero tessuto una fitta rette di corruzione con alcuni amministratori compiacenti: uno di questi sarebbe, secondo i magistrati, Orazio Fazio, fedelissimo di Bianco.
LA REGISTRAZIONE – Il sindaco chiede espressamente di allontanare a Cocina la Balsamo, gli lancia un ultimatum. È proprio Cocina a lasciare l’incarico di direttore della direzione ambiente comunale e, interrogato dai magistrati, il 7 febbraio del 2017 ha raccontato di aver scelto di applicare le penali alle imprese e controllare i loro servizi e di essersi reso conto del fatto che l’esecuzione del contratto tra il Comune e la IPI-OIKOS era solo formalmente controllato dalla dott.ssa Balsamo ma di fatto si era inserito senza titolo un dipendente del Gabinetto del Sindaco di nome Orazio Fazio. La mia impressione era che il Fazio avesse rapporti di grande familiarità con gli operatori della IPI-OIKOS, sia prima che dopo la gestione dei Commissari”.
I VERBALI – Le presunte ingerenze di Fazio, il dipendente comunale promosso, sotto la gestione Bianco, a funzionario e adesso finito in carcere, sarebbero state “finalizzate – ha aggiunto Cocina – alla non applicazione delle penali, in quanto in diverse occasioni mi esternò questo suo espresso; in concreto faceva pressione sui sorveglianti affinché non rilevassero nelle proprie schede di accertamento i difetti nell’esecuzione del servizio, che invece aveva pessime qualità come era ben noto a tutti e come tali venivano costantemente rilevati dagli addetti al controllo, a differenza di quanto avveniva prima della mia gestione”.
Le dichiarazioni di Cocina concordano con quelle di Lucia Balsamo, che ha parla ai magistrati dell’atteggiamento di generale ostilità nei confronti del mio operato mi veniva manifestato dal dottore FAZIO che, quale istruttore amministrativo, si occupava di servizi interni della nettezza urbana ed era inserito nel Gabinetto del sindaco”.
Nel marzo 2016, proprio Fazio sostituisce la Balsamo, assumendo l’incarico di direttore dell’esecuzione del contratto”.
L’IMPRENDITRICE – A confermare le dichiarazioni di Cocina e Balsamo, è l’imprenditrice battagliera Rossella Pezzino De Geronimo che, interrogata dai magistrati ha lasciato intendere che lo spostamento della dipendente fosse finalizzato a far acquisire a Fazio maggiori poteri. “Dopo l’allontanamento di Balsamo e Cocina dai rispettivi ruoli all’interno del Comune di Catania – racconta la Pezzino – nel settore Ecologia ed Ambiente, operano soggetti totalmente diretti e controllati dal Sindaco, dallo stesso Fazio e dalla dott.ssa Liotta nella s.q. di Direttore Generale del Comune di Catania (…) sono a conoscenza, perché riferitomi dalla Balsamo e comunque ben noto anche in Città, che Orazio Fazio è la “longa mano” del Sindaco Bianco sul settore dei rifiuti”.
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19 Marzo 2018, 05:02