08 Giugno 2015, 10:00
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MILANO– Scontro politico sull’immigrazione. Ad accendere le polemiche è il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni che ipotizza la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. “È un fatto gravissimo – afferma Maroni – Scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli. A quelli che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse”.
Basta con la “filosofia dello scaricabarile” e giocare con la “demagogia”: “Non basta fare comunicati stampa e slogan” per risolvere il problema dell’immigrazione, risponde il premier Matteo Renzi. “Alcuni di quei governatori che si lamentano erano al governo quando è stata decisa la politica che ha condotto alle attuali regole”. Le proposte che ha fatto l’Ue sulla suddivisione dei migranti al momento sono largamente insufficienti ma è difficile parlare di immigrazione e chiedere un coinvolgimento dell’Ue “quando alcune Regioni del tuo Paese dicono che il problema non li riguarda”. “E’ difficile” parlare di immigrazione e chiedere un coinvolgimento dell’Ue “quando alcune Regioni del tuo Paese dicono che il problema non li riguarda”, ribadisce Renzi.
“Noi sindaci non vogliamo essere considerati complici del genocidio in corso nel Mediterraneo. Ed è per questo motivo che oggi a Berlino, per rispondere all’invito ufficiale del Parlamento tedesco, il Bundestag, illustrerò il contenuto della Carta di Palermo, approvata lo scorso marzo, al termine del convegno internazionale ‘Io sono persona’, sulla mobilità umana internazionale”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia.
“Voglio ricordare – aggiunge Orlando – che nel 2011 fu siglato un accordo tra Stato, Regioni e Anci per fronteggiare l’emergenza Nord Africa con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa per dare un aiuto concreto a chi soffre e a chi è costretto a lasciare la propria terra d’origine per fuggire a guerre, soprusi e violenze. Adesso, con l’assurda presa di posizione di Maroni, ci ritroviamo con dichiarazioni e intenti di tutt’altra specie che ci lasciano di sasso non solo per la durezza ma per la totale mancanza di umanità”.
“A nome dei comuni siciliani come presidente dell’AnciSicilia – conclude Orlando – voglio confermare la cultura dell’accoglienza delle comunità siciliane che, in contrasto con gli egoismi europei, determinano una soffocante complicità e un vero e proprio genocidio. Se l’Ue non vuole continuare ad essere complice di questa strage degli innocenti, deve prendere in considerazione la Carta di Palermo, che prevede l’abolizione di quello che è diventato un vero e proprio strumento di tortura: il permesso di soggiorno. E’ ora che gli Stati europei si rendano conto che verranno considerati responsabili e complici di questo genocidio come gli italiani e i tedeschi nei riguardi degli stermini nazifascisti”.
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08 Giugno 2015, 10:00