01 Dicembre 2015, 19:14
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PALERMO – Nuovi servizi da parte delle altre aziende per un totale di 5 milioni di euro, ottenuti internalizzando gli appalti, 160 pensionamenti da qui al 2017 e l’allargamento della compagine sociale a tutte le partecipate del Comune. Eccoli i punti salienti dell’incontro che si è tenuto oggi fra i sindacati della Reset, la consortile che ha preso il posto della Gesip, e l’assessore Luciano Abbonato in rappresentanza di Palazzo delle Aquile, insieme ai presidenti delle partecipate.
Nelle ultime settimane il clima era tornato teso, con i sindacati che avevano minacciato proteste per il mancato rispetto degli accordi. Oggi la fumata bianca. Il bilancio prevede, al momento, 29 milioni di euro per la consortile, comprensivi dei 5 milioni di risparmio iva: a questi se ne aggiungeranno altri 5 che deriveranno dall’assegnazione di ulteriori servizi alla Reset da parte delle altre aziende.
In particolare, secondo quanto riferito dai sindacati, la Rap darà a Reset 1 milione di euro per la manutenzione marciapiedi, 500mila euro per occuparsi di una porzione minore della differenziata porta a porta e 300mila euro per il servizio di guardie giurate; Amap destinerà 700mila euro per il verde e le manutenzioni; Sispi 100mila euro per verde e portierato; Amat 200mila euro per la pulizia dei tram e delle stazioni, 270mila per la segnaletica orizzontale e 250mila euro per le guardie giurate; Amg 200mila euro per il verde e 90mila per le manutenzioni; il Comune 1 milione per la manutenzione di due canali di maltempo, 200mila per la guardiania e 400mila euro per la manutenzione nelle scuole. Tutti servizi finora svolti, per la maggior parte, dalle aziende stesse o dati in appalto all’esterno, cosa che potrebbe provocare qualche malumore. Inoltre bisognerò formare adeguatamente il personale Reset, specie per i servizi di guardia giurata che richiedono precisi requisiti.
Inoltre da qui al 2017 circa 160 dipendenti delle aziende andranno in pensione, consentendo lo spostamento di alcuni lavoratori della Reset che risparmierà così 5 milioni l’anno. Il 17 dicembre entreranno nella consortile le aziende che finora non lo hanno fatto, ossia tutte tranne Rap e Sispi che hanno contribuito alla costituzione. Il 18 dicembre ci sarà il nuovo incontro con i sindacati. Secondo alcune previsioni, già dal 2016 potrebbe aumentare il monte ore settimanale per i lavoratori.
“Abbiamo sottolineato l’urgenza di avere dei numeri certi per l’aumento delle ore e delle certezze per il futuro – dice la Cisal – abbiamo bisogno di stabilità e dei giusti tempi per svolgere bene il nostro lavoro. Vogliamo garanzie anche sulla stabilità dell’aumento delle ore”.
“Non sono mancati di certo momenti di tensione, seppur l’incontro si sia svolto nel rispetto reciproco, sostanzialmente derivanti dalla mancata attribuzione diretta dei servizi a Reset, piuttosto che passare attraverso l’affidamento indiretto, come ad esempio il milione di euro che dovrebbe essere ceduto da Rap a Reset per il rifacimento di parte dei marciapiedi, o l’identificazione corretta della partecipata che si occupa di effettuare il servizio di “verde anomalo” attualmente in convenzione con Rap ma espletato nella totalità da Reset – dice Salvo Barone di Asia – elementi che necessitano di un ulteriore approfondimento giuridico e normativo, di un indispensabile confronto con le Associazioni confederali che raggruppano tutte le partecipate che si realizzerà il prossimo 18 dicembre, giorno successivo all’inserimento tra i soci anche di Amg e Amat. Tali operatività non risolvono definitivamente la vertenza iniziata nel settembre del 2012, ma di sicuro avviano un percorso che, attraverso ulteriori iniziative da mettere in campo, quali i prepensionamenti, potrebbe portare i lavoratori a riconquistare quella dignità lavorativa tolta loro”.
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01 Dicembre 2015, 19:14