Reset, aumento di 3 ore| Sindacati in subbuglio

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02 Marzo 2016, 16:09

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PALERMO – Nessun accordo con i sindacati per l’aumento delle ore in Reset. Oggi il sindaco Leoluca Orlando ha incontrato le organizzazioni a villa Niscemi comunicando la road map della consortile: dal primo aprile aumento di due ore per tutti, che diverranno tre dal primo luglio. Il tutto grazie a nuovi affidamenti di servizi da parte delle altre partecipate e alla mobilita’ per un centinaio di dipendenti Reset nelle aziende, che dovrebbero garantire la copertura economica per i prossimi anni quando l’aumento delle ore sara’ a regime.

L’amministrazione non aveva bisogno dell’accordo preventivo con i sindacati, ma voleva comunque firmare un verbale ad hoc per mettere al sicuro il percorso ed evitare gli scioperi. I sindacati pero’ si sono alzati dal tavolo, dopo che sono state negate sia la quarta ora in piu’ sia lo sblocco delle anzianita’ di servizio.

Ad apertura dell’incontro, il presidente Perniciaro ha illustrato le attività di Reset e le complessive situazioni finanziarie della società consortile. Il sindaco ha espresso “apprezzamento per l’attività della Reset che è ormai divenuta importante strumento e occasione di coinvolgimento dell’amministrazione comunale e di tutte le partecipate del Comune che fanno parte della compagine sociale di Reset. E’ ormai davanti agli occhi tutti – ha commentato Orlando – l’impegno di Reset e i contestuali benefici per la città”.

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“Una presa di posizione che lenisce nei fatti e non risolve in alcun modo le problematiche dei lavoratori – dice Gianluca Colombino della Cisal – Dobbiamo pertanto proseguire con iniziative che delibereremo a brevissimo dopo una riunione inter-sindacale. Iniziative che sia chiaro avremmo volentieri sospeso cercando di garantire ai cittadini la funzionalità dei servizi e alla azienda di proseguire con il trend positivo dei bilanci e di pace sociale. Purtroppo però la vicenda del congelamento degli scatti di anzianità rischia a brevissimo di innescare una serie di vertenze legali che potrebbero nei fatti depauperare i conti correnti di una azienda costruita con i sacrifici dei lavoratori della ex Gesip e non certo da momenti di programmazione e di buona gestione della classe politica degli ultimi anni. Ci duole sinceramente non avere potuto oggi sottoscrivere un accordo che condividesse le necessarie prese di posizione reciproche”.

Posizione condivisa da Asia, Alba, Conflavoratori, Fiadel e Usb, sigle che hanno attivato le procedure di raffreddamento in Prefettura, fase preliminare per lo sciopero.

 

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02 Marzo 2016, 16:09

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