Cronaca

Reset senza guida, la Lega: “Orlando prepara il fallimento?”

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26 Agosto 2021, 10:28

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Secondo il Comune di Palermo l’amministratore unico della Reset è un pensionato e in quanto tale non può essere pagato. Antonio Perniciaro Spatrisano, amministratore della società, sostiene invece di essere un lavoratore autonomo e dunque non ha accettato le condizioni per il rinnovo. Risultato, al momento la società è senza vertice. Ne hanno dato notizia il capogruppo della Lega al Comune di Palermo Igor Gelarda insieme all’onorevole Marianna Caronia e ad Elisabetta Luparello, responsabile della Lega giovani. “Forse – chiedono i tre esponenti della Lega – Orlando sta preparando il classico “diluvio” dopo di lui e sia per RAP sia per Reset sta pianificando il fallimento nel 2022?”

Il fatto

All’origine del rifiuto del manager c’è la pretesa del Comune di mantenere a titolo gratuito il suo incarico di amministratore unico della Reset. Il Comune, attraverso l’assessore Sergio Marino, ha posto un’ulteriore condizione ritenuta inaccettabile. Il manager, infatti, avrebbe dovuto rinunciare alle azioni legali avviate per avere riconosciuta la remunerazione a partire dal 2015, data di primo incarico. Secondo il Comune di Palermo, invece, l’ingegnere Perniciaro Spatrisano è un pensionato e la sua condizione di quiescienza vieterebbe di remunerarlo. Il manager, al contrario, sostiene di essere un lavoratore autonomo e di avere diritto ad essere pagato. Per sostenere le sue ragioni, avrebbe consegnato agli uffici di piazza Pretoria un parere legale, di luglio 2020, dell’Agenzia nazionale anticorruzione, ma senza ottenere risposte. L’ingegnere Perniciaro Spatrisano, durante l’assemblea dei soci della Reset dello scorso 30 luglio, ha sostenuto di avere svolto di fatto dal 2015 anche il ruolo di direttore generale della Reset. “Stante la totale mancanza oltre che del direttore generale anche di dirigenti e quadri intermedi”, ha detto.

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La Reset senza amministratore

Il Comune ha chiesto ad Antonio Perniciaro di mantenere la carica in regime di prorogatio per 45 giorni a far data dal 29 giugno scorso. Nel frattempo il Comune avrebbe dovuto dare quelle risposte che fino al 30 luglio non aveva. Basti il fatto che il Sindaco ha comunicato la sua intenzione di nomina soltanto la mattina del 29 luglio. Un’ora prima, circa, che iniziasse l’assemblea dei soci che per questo motivo si è poi conclusa il 30. Chiusa con il rifiuto dell’amministratore unico uscente alle condizioni poste dal Comune di Palermo e con la Reset rimasta senza un vertice.

La denuncia della Lega

“Tutto questo è inaccettabile! Non si può pensare – scrivono Gelarda, Caronia e Luparello – di affidarsi sempre a volontari per la gestione di aziende con centinaia di dipendenti e che svolgono servizi di pubblica utilità per decine di milioni di euro, con rischi responsabilità che spesso vanno a finire in tribunale proprio come nel caso di Reset.
“Non è il caso – continuano – di entrare nel merito della diatriba legale sul diritto o meno alla retribuzione, ma è certamente necessario entrare nel merito politico di una Amministrazione che, come dimostra anche la situazione della RAP, sembra votata al massacro delle proprie aziende, sempre più costrette da tagli finanziari e sempre più prive di vertici amministrativi e dirigenziali. Forse – chiedono i tre esponenti della Lega – Orlando sta preparando il classico “diluvio” dopo di lui e sia per RAP sia per Reset sta pianificando il fallimento nel 2022?”

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26 Agosto 2021, 10:28

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