Reset, i sindacati chiedono un incontro: “Patti non rispettati”

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09 Marzo 2021, 19:09

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PALERMO – Una lettera al sindaco di Palermo, ma anche al Prefetto, per chiedere al Comune l’avvio del confronto sindacale. A firmare la nota congiunta i sindacati Alba, Fiadel Cisal, Asia Snalv, Ursas Cisas e Usb. “Preso atto dell’avvenuta stipula del contratto di servizio tra la Reset e l’Amministrazione Comunale e ritenendo incomprensibile e fortemente penalizzante l’ormai atavico ritardo del passaggio (come da bando di mobilità e da delibera aziendale riguardo l’avvio in servizio del personale in graduatoria) di 94 lavoratori alla Rap – si legge nella nota – ritengono non ulteriormente rinviabile l’avvio di un confronto sindacale che ad oggi non ha ancora avuto luogo. L’irrisoria consistenza economica dei salari del personale, la mancata trasformazione dei contratti da part time a full time in palese violazione di accordi negli anni discussi e sottoscritti e le recenti notizie riguardo l’ipotesi di una holding tra società partecipate, diffuse ancora una volta semplicisticamente a mezzo stampa, mortificano e umiliano la totalità del personale della Reset e in particolare il sindacalismo autonomo da sempre largamente maggiormente rappresentativo nella stessa azienda e probabilmente colpevole di avere avuto responsabilmente fiducia nel confronto. A ciò si aggiunge il mancato rispetto ad oggi sia della procedura di mobilità interaziendale di personale verso la Rap, sia il mancato rispetto da parte di altre partecipate che hanno dato luogo a bandi di selezione finalizzati all’assunzione di personale in palese violazione di accordi e regolamenti ad oggi vigenti”. In caso di mancata convocazione, i sindacati annunciano “l’avvio di iniziative persino eclatanti le cui ricadute saranno nostro malgrado avvertite dalla intera cittadinanza”.

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09 Marzo 2021, 19:09

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