04 Novembre 2015, 13:43
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PALERMO – Dopo lo stato di agitazione degli autonomi, tocca ai confederali. Sono sul piede di guerra i dipendenti della Reset, la società consortile che ha preso il posto della Gesip. Sul tavolo l’aumento delle ore a 40 previsto dagli accordi siglati lo scorso dicembre e ’adeguamento dei livelli di inquadramento. Oggi Cgil, Cisl e Uil si sono dati appuntamento di fronte Villa Niscemi per un sit-in al quale hanno partecipato le Rsa della Uiltucs, Mario Di Fiore, Cesare Unniemi e Nicola Presti, assieme a Marianna Flauto, segretario generale in Sicilia. I sindacati minacciano lo sciopero se non saranno ricevuti dal sindaco Leoluca Orlando. “Si era parlato dell’implementazione dei servizi e dei prepensionamenti nelle partecipate – spiega Marianna Flauto – ma queste misure non si sono ancora concretizzate. Chiediamo di poter pervenire a un accordo che definisca le modalità e i tempi con cui andare a regime”.
“Sia il sindaco Orlando che il presidente Perniciaro devono capire che la Reset ha bisogno di un piano di riorganizzazione in grado di fare emergere e remunerare giustamente le maestranze degli operai che la professionalità degli impiegati. Necessita un mansionario dettagliato e bisogna mettere fine alle nomine senza un ordine di servizio”, dice Biondolillo della Cgil.
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04 Novembre 2015, 13:43