18 Marzo 2015, 10:51
2 min di lettura
PALERMO – Restituire le 750 euro di anticipazione ricevute il 16 marzo in sei rate, a partire da luglio. E’ allarme tra i lavoratori della Reset, come si legge in una nota dei sindacati Asia e Ugl. “La nota dell’azienda di ieri – si legge nel comunicato – è strumentale. Le intenzioni dell’amministrazione sono da sempre state quelle di una anticipazione economica da recuperare con maggiore prestazione lavorativa e non con delle restituzioni mensili economiche soggettive. Tutte le parti sottoscrittici dell’accordo sanno che allo stato attuale non era possibile trasferire le somme inserite in bilancio relative alle ore di integrazione salariale previste a seguito della presunta autorizzazione alla cassa integrazione in deroga, poi venuta meno (circa 700.000 euro). Tutti sanno benissimo che quelle somme potranno essere assegnate a RESET solo in fase di approvazione di bilancio comunale 2015 e successive variazioni del bilancio stesso, che presumibilmente avverrebbe prima del luglio del 2015, periodo previsto per la ipotetica “restituzione”. Proprio perché si fa riferimento all’accordo del 9 marzo, ci preme sottolineare che al punto 6 si calendarizza che entro il 31/05/2015 (data entro la quale è prevista l’approvazione del Bilancio comunale) si “procederà ad ogni necessaria modifica anche con riferimento all’impegno orario dei lavoratori” e che al punto 7, sempre dello stesso accordo, si specifica che a seguito della verifica “si provvederà all’allineamento dell’orario di lavoro e che la restituzione paventata è nettamente un disallineamento tra quanto percepito dai lavoratori assunti nella prima trance e quelli assunti in fase successiva. Inoltre ci preme sottolineare che tale operatività, richiesta all’unanimità dalle organizzazioni sindacali e accolta favorevolmente dal Sindaco, non comporta costi aggiuntivi per l’Amministrazione, in quanto somme già destinate ai lavoratori in questione. Motivazioni per la quale ci appare alquanto inopportuna e intempestiva la nota in questione, quasi strumentale, soprattutto se un gruppo di lavoratori continua ad effettuare ore di lavoro settimanali ben oltre le ore contrattuali previste, che come da accordo sindacale del 30 dicembre 2014, qualora non compensate, dovranno essere retribuite. Ci sarebbero lavoratori di serie A, di serie B e addirittura di serie C… ovvero quelli ai quali viene richiesta la restituzione, come se la Reset fosse diventata una banca che presta soldi senza interessi. Sinceramente da questo Presidente, stante anche le interlocuzioni per le vie brevi, non ci saremmo mai aspettati una nota di questo tenore, avremmo auspicato un lavoro comune tra le parti”.
Pubblicato il
18 Marzo 2015, 10:51