31 Ottobre 2017, 20:55
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PRIOLO (SIRACUSA)- Ordinanza confermata per l’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, candidato all’Ars per Forza Italia: per lui resta la misura cautelare del divieto di dimora a Priolo. Il tribunale del riesame di Catania ha respinto il ricorso dei legali, Domenico Mignosa e Tommaso Tamburino, avanzato e discusso davanti al presidente della sezione del tribunale etneo, Sebastiano Mignemi. Rizza era finito agli arresti domiciliari il 14 ottobre scorso, nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati al Comune. È accusato di truffa, tentata truffa e turbativa d’asta per vicende tutte legate al suo ruolo di sindaco. Si era dimesso dalla carica di primo cittadino e in ragione di questo aveva ottenuto dal gip del tribunale di Siracusa una misura cautelare meno afflittiva, ossia il divieto di dimora nel suo comune. I legali avevano avanzato comunque la richiesta di annullamento dell’ordinanza, che il tribunale della libertà di Catania ha respinto. Ricorreranno in Cassazione: “Ce l’aspettavamo – dice il legale Mignosa – ma siamo convinti che la Corte di Cassazione ci darà risposte positive. Aspettiamo le motivazioni, dopodiché ricorreremo”. Rizza sta comunque svolgendo la sua campagna elettorale, pur con la limitazione di non poter essere presente nel suo paese. “Su questo abbiamo già ottenuto un grande risultato – prosegue l’avvocato Mignosa – ottenendo la sostituzione della degli arresti domiciliari, misura che impediva del tutto di svolgere la campagna elettorale, con il solo divieto di dimora a Priolo. Per il resto della provincia si è riusciti a salvare il diritto di Rizza di fare la sua campagna elettorale”. Qualche giorno fa il gip del tribunale di Siracusa Giuseppe Tripi aveva negato a Rizza l’autorizzazione a svolgere almeno i comizi a Priolo, nemmeno in videoconferenza, con l’utilizzo di maxischermo e sistemi di comunicazione istantanea.
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31 Ottobre 2017, 20:55