24 Febbraio 2020, 06:04
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PALERMO – Nel periodo di magra degli investimenti sulla viabilità provinciale, arriva una boccata d’ossigeno: la Città Metropolitana di Palermo ha impegnato e utilizzato le prime somme a disposizione, assegnando i progetti redatti nel 2019. Poco più di cinque milioni di euro che non sono certamente sufficienti a rendere efficiente la rete viaria del Palermitano ma serviranno a tamponare le emergenze più stringenti. sono frutto dell’approvazione del bilancio 2019 e destinati agli “interventi di manutenzione straordinaria più urgenti sui 2200 Km di strade abbandonate a loro stesse dal 2011 ad oggi”. Lo dice la Direzione Viabilità dell’ente che spiega anche che le prime lavorazioni riguarderanno “strade rese impraticabili per la caduta di un ponte o dagli eventi atmosferici dell’alluvione del 2018”, o ancora “praticabili con forti limitazioni al transito”. Dopo la verifica dei documenti le ditte aggiudicatarie provvederanno a iniziare i lavori, che si dovranno concludere entro l’anno.
La lista delle opere che verranno realizzate con i cinque milioni a disposizione vede in testa la manutenzione della strada provinciale 47 bis di Ravanusa, intervento da 1 milione 150 mila euro; a seguire la SP30 di De Sisa (910 mila euro), le SP 52 e 60 di San Mauro Castelverde-Ganci (825 mila euro), la SP47 di Giammartino (600 mila euro), la strada Ex Consortile 22 di Serra del Monaco (540 mila euro), la strada intercomunale 24 di Cefalù (449 mila 300 euro), la strada provinciale 134 di Cozzo di Scozzari (340 mila euro), le provinciali 27 e 133 di Roccamena (300 mila euro), e il servizio spalaneve per le strade di accesso a Piano Battaglia (150 mila euro).
Ma il pacchetto dei progetti esecutivi redatti dalla Direzione Viabilità della Città Metropolitana ammonta a oltre 19 milioni di euro; dall’area guidata da Salvatore Pampalone spiegano che i lavori “saranno posti in gara dall’Ufficio contratti o dall’Urega (Ufficio regionale gare) a seconda degli importi a base d’asta”. I progetti esecutivi redatti dall’Ufficio e in attesa di finanziamento da inviare in gara e da realizzare nel 2020 riguardano la strada provinciale 84 di Vicari (850 mila euro); la SP2 da Fellamonica a San Cipirrello (1 milione 600 mila euro); la SP31 Ponte Margana (700 mila euro), la SP112 del Landro (300 mila euro); e poi ancora la provinciale 129 ex Consortile 65 ex Trazzere 22 e 24 (300 mila euro); la SP82 Vicari (300 mila euro); la SP 1 di Giardinello (500 mila euro); la SP18 di Ponte Mura (260 mila euro); l’Intercomunale 15 Calatrasi (99 mila 950 euro) e infine la SP 4 bis della Patria (300 mila euro).
In via di completamento anche progetti esecutivi sull’asse viario Corleone-Partinico, in collaborazione col Dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’Università di Palermo: riguardano la SP2 Partinico-San Cipirrello (2 milioni 100 mila euro) e interventi sulle frane lungo la SP4, al chilometro 9,00 (4 milioni di euro), al chilometro 9,50 (5 milioni 350 mila euro) e sull’asse viario Corleone (4 milioni 748 mila euro). L’ente fa sapere che queste opere sono già “in attesa dei finanziamenti sia regionali sia nazionali già programmati”, mentre la manutenzione sull’asse viario San Cipirrello della SP4, da 7 milioni e mezzo di euro, dovrebbe rientrare nei finanziamenti del decreto Milleproroghe destinati alla Città Metropolitana di Palermo.
Fra le buone notizie non sono mancate le polemiche: è la stessa Direzione Viabilità a mettere in fila le cause del lungo stallo. Fra queste l’attesa “di poter approvare i bilanci pluriennali, che darebbero maggiore consistenza alla progettazione e che consentirebbero di riprogrammare le assunzioni di personale tecnico, atteso che l’organico attualmente in forza è costituito da cinque ingegneri e da cinque geometri. Per sopperire alle carenze di personale si sta lavorando per dare incarichi di progettazione all’esterno”. Con le risorse assegnate con il bilancio 2019 infatti sono stati programmati incarichi progettuali per mezzo milione di euro e incarichi per studi geologici e sondaggi per 355 mila euro. “Ciò per poter disporre di progettazioni esecutive per l’utilizzo delle risorse finanziare messe a disposizione nei programmi regionali e nazionali”, precisa l’ente. Criticati anche un “inopinato de profundis sancito da proclami politici” e “l’accompagnamento alla pensione di oltre il 50% dei dipendenti, reso più gravoso dal prelievo forzoso dettato dallo Stato per la spending review, che ha ridotto la disponibilità finanziaria”.
“Permane forte in Sicilia, come nelle altre regioni italiane, l’esigenza sollecitata dall’Anci di un intervento organico dell’Anas per le strade ex provinciali – commenta il sindaco Leoluca Orlando – la cui criticità mortifica ed isola vaste zone della nostra Regione. Per questo ancor più vanno ringraziati i sindaci, gli operatori economici e i cittadini delle aree interessate, perché attraverso il loro personale coinvolgimento e la loro preziosa collaborazione è possibile monitorare e individuare gli interventi da fare sul territorio. Un apprezzamento particolare – conclude – va rivolto alle strutture burocratiche della Città Metropolitana di Palermo per l’impegno e il lavoro costante che garantisce la cura delle strade di propria competenza, malgrado i vincoli finanziari nazionali e i tagli di trasferimenti nazionali e regionali e nonostante la grande criticità degli enti intermedi in Sicilia”.
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24 Febbraio 2020, 06:04