07 Maggio 2013, 19:58
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PALERMO- Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito, è stato interrogato in rogatoria a Palermo alla presenza del gip Gioacchino Scaduto da un magistrato svizzero che indaga su un maxiriciclaggio. Si tratta della tranche elvetica dell’inchiesta costata al teste della trattativa una condanna passata in giudicato a due anni e 8 mesi per il riciclaggio del tesoro del padre. L’inchiesta elvetica ruota attorno al conto Mignon aperto presso il Credit Lyonnais di Ginevra sul quale sarebbero confluiti 24 milioni di euro frutto dei guadagni illeciti dell’ex sindaco.
Parte del denaro sarebbe stato utilizzato per versare mazzette a politici italiani. In una delle inchieste italiane aperte sul conto sono stati coinvolti anche gli ex ministri Calogero Vizzini e Saverio Romano, entrambi indagati per corruzione aggravata: dopo il no delle Camere all’uso delle intercettazioni per Vizzini la Procura ha chiesto l’archiviazione. Stessa richiesta per Romano motivata però con la prescrizione. Davanti al magistrato svizzero, Ciancimino si è difeso sostenendo che sui fatti i giudici italiani si sono pronunciati già con provvedimenti definitivi e di non avere comunque avuto alcuna delega ad operare sul conto Mignon.
(Fonte ANSA)
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07 Maggio 2013, 19:58