15 Settembre 2017, 14:02
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PALERMO – Un lungo post per rispondere punto su punto alle affermazioni fatte da Giancarlo Cancelleri alle telecamere di Piazza Pulita. Il caso Regionarie nel Movimento cinque stelle non si placa e Mauro Giulivi su Facebook replica al deputato regionale grillino che, nonostante la sospensione del risultato della votazione online decisa dal giudice Claudia Spiga, ha annunciato l’intenzione di andare avanti con la sua candidatura.
Secondo Cancelleri “non c’è neanche il tempo” di rifare le votazioni online su Rousseau, anche se il giudice dovesse decidere di bocciare definitivamente le due votazioni di luglio. “Questo è assolutamente falso – sostiene Giulivi -. Le due precedenti votazioni per selezionare i candidati e il candidato presidente si sono svolte in sole 9 ore. Per ripetere i due turni bastano 3 giorni. E’ un voto online, i risultati sono immediati”. Tra i motivi ostativi di una eventuali riedizione delle Regionarie ci sarebbe, secondo Cancelleri, anche la necessità di avviare subito la raccolta firme per la presentazione del listino regionale: “Le firme da raccogliere per il listino regionale sono solo 1.800, ovvero 200 per provincia – sottolinea l’attivista che con il suo ricorso ha sparigliato le carte nei Cinquestelle -. Per raccogliere le firme, come insegnano le pregresse esperienze del ‘firma day’ basta un giorno”.
Nel lungo post anche una risposta all’accusa, formulata in altre occasioni, di non aver voluto firmare il codice di comportamento in occasione delle Comunarie di Palermo, vicenda alla base del procedimento disciplinare che ha portato all’esclusione di Giulivi dal voto per le Regionarie. “Questo è assolutamente falso – dice l’attivista, compagno della deputata M5s Chiara Di Benedetto -. Non mi sono mai rifiutato di firmare il codice di comportamento dei candidati. Questo è provato dalle mail da me pubblicate mesi fa ed in ogni caso confermata dal giudice con l’ordinanza del 12 Settembre”. Una circostanza che trova effettivamente riscontro in quanto scritto dal giudice nel provvedimento di sospensione delle Regionarie: l‘attivista “non ha frapposto un rifiuto – scrive Spiga – alla sottoscrizione del codice etico”. Da qui “l’inconfigurabilità dell’illecito disciplinare” contestato all’attivista. I riflettori a questo punto sono puntati su lunedì, quando il giudice, ascoltate anche le ragioni degli altri candidati delle Regionarie, dovrebbe esprimersi nel merito della richiesta di impugnazione avanzata da Giulivi.
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15 Settembre 2017, 14:02