PALERMO – I termovalorizzatori superano un nuovo ostacolo. Il Cga ha espresso parare negativo rispetto al ricorso straordinario che era stato proposto dal Partito democratico al presidente della Regione Renato Schifani.
Il ricorso del Pd e il parere del Cga
I dem chiedevano al governatore di bloccare il decreto regionale sul quale viaggiava un parere favorevole sulla Valutazione ambientale strategica dell’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti. L’update del piano conteneva la previsione dei due termovalorizzatori.
Il decreto di Schifani
A questo punto Schifani, come prevede l’iter della giustizia amministrativa, ha chiesto un parere al Cga rispetto alla domanda avanzata dal Partito democratico. Per i giudici l’istanza deve essere respinta e dal momento che il loro parere è vincolante, il presidente della Regione ha adottato il decreto con il quale respinge il ricorso straordinario.
Due motivi per lo stop
Due i motivi evidenziati dal pronunciamento messo nero su bianco dal presidente delle Sezioni riunite del Cga per la Sicilia, Cabriele Carlotti: la richiesta del Pd ha un “difetto di legittimazione attiva” e un “difetto di interesse”.
Nel primo caso, il Pd “non ha dimostrato” di possedere i requisiti che, secondo “la costante giurisprudenza amministrativa”, sono necessari per potere agire in giudizio in capo alle associazioni portatrici di interessi collettivi”. La seconda motivazione, invece, parte dal presupposto che il provvedimento impugnato sia “un parere”, che è un atto endoprocedimentale”, cioè preparatorio e compiuto prima di un provvedimento finale.
Schifani: “Sarà una corsa a ostacoli”
“Sui termovalorizzatori andiamo avanti nonostante i ricorsi – ha commentato oggi Schifani -. La corsa sarà ad ostacoli in tutti i sensi, ma io vado avanti determinato senza se e senza ma”.