Ridotta in appello|la pena per Falsone

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11 Maggio 2011, 13:06

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La camera di consiglio è durata tre ore. Al termine, i giudici della VI sezione della corte di appello di Palermo, presieduta da Biagio Insacco, hanno accolto in parte l’appello presentato dall’avvocato Giovanni Castronovo, legale dell’ex superlatitante agrigentino Giuseppe Falsone, decidendo una drastica riduzione della pena nei confronti del capomafia nell’ambito del processo “Camaleonte”, scaturito dall’operazione messa a segno il 6 marzo 2007 contro la famiglia mafiosa di Favara.

Falsone, così, è passato dai 22 anni e 6 mesi che gli erano stati inflitti in primo grado dal tribunale di Agrigento ai sei anni decisi dalla corte d’appello in virtù del meccanismo della continuazione della pena. In questo modo, così come era stato richiesto dalla difesa, la pena complessiva inflitta a Falsone, sommata alle condanne riportate nei processi “Cocktail” e “Ghost”, arriva a 28 anni di reclusione.

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Il processo, la cui accusa è stata sostenuta dal sostituto procuratore Fernando Asaro, riguardava sette presunti esponenti di Cosa nostra operanti nell’Agrigentino: oltre che a Falsone, è stata concessa una riduzione della pena a Stefano Morreale, accusato di associazione mafiosa e passato dai 12 anni del primo grado a nove anni e quattro mesi, mentre sono state confermate le condanne inflitte in primo grado ad Antonio Vaccaro (9 anni per associazione mafiosa), Pietro Iudicello (8 anni per estorsione), Francesco La Rocca (9 anni per estorsione), Ignazio Musso (6 anni per concorso esterno in associazione mafiosa) e Pasquale Alaimo (13 anni per associazione mafiosa). Assoluzione, infine, per l’agrigentino Dino Vitello.

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11 Maggio 2011, 13:06

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