04 Luglio 2012, 17:31
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“Ha fatto il primo passo in Commissione Affari costituzionali della Camera la proposta di legge costituzionale varata dall’Ars per la riduzione dei deputati regionali da 90 a 70”. Lo annuncia Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fli, sottolineando che “il testo, già approvato dal Senato, è stato adottato all’unanimità ed entro martedì potranno essere presentati gli emendamenti”.
Briguglio è intervenuto in Commissione “per sollecitare l’iter del provvedimento che risponde alle aspettative di contenimento dei costi della politica e di semplificazione istituzionale da parte della società siciliana”.
Stamane il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricevuto a Palazzo Madama, il neo coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, Francesco Cascio, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Al centro del colloquio proprio la riduzione dei costi della politica. In particolare, il presidente del Senato ha assicurato al presidente Cascio, nella qualità di presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, che provvederà all’immediata calendarizzazione, per la seconda lettura costituzionale, del disegno di legge avente come oggetto la riduzione del numero dei Deputati Regionali Siciliani, non appena gli verrà trasmesso dalla Camera dei Deputati.
E delle sorti del “tagliadeputati” si interessa pure l’Ars. “Il governo regionale assuma tutte le iniziative politiche ed istituzionali necessarie per accelerare a Roma l’iter di approvazione della legge-voto di riduzione dei deputati regionali”, chiedono con un ordine del giorno presentato all’Ars Livio Marrocco (capogruppo di Fli) e Giovanni Bargaballo (deputato del Pd), aggiungendo che “se si dovesse votare in Sicilia qualche mese prima dell’approvazione definitiva di questa legge da parte del Parlamento nazionale aumenterebbe il discredito nei confronti della classe dirigente siciliana”.
Per questo i due deputati chiedono al governo Lombardo di “assumere le iniziative che riterrà più opportune per consentire l’applicazione della nuova legge sin dalla prossima legislatura, eventualmente anche spostando di poco in avanti la data delle elezioni regionali ora previste a fine ottobre”. “A maggior ragione in un momento socio- economico difficile come questo la politica non può permettersi di non applicare subito la riduzione a settanta del numero dei deputati all’Ars”. Dopo essere stato approvato in prima lettura al Senato, il disegno di legge- voto è stato oggi appena adottato all’unanimità in Commissione Affari costituzionali a Montecitorio. Per la definitiva approvazione, ricordano Marrocco e Barbagallo, “occorrono due deliberazioni adottate da ciascuna Camera ad intervallo non minore di tre mesi”. Da qui, appunto, la richiesta al governo regionale, affinché solleciti “una corsia preferenziale per fare approvare subito la legge in prima lettura e completare l’iter”.
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04 Luglio 2012, 17:31