01 Aprile 2011, 18:45
1 min di lettura
(rp) Rosi Pennino è una donna coraggiosa, brava, bellissima. La conobbi anni fa, quando si occupava di politica nel senso tradizionale del termine. Poi si sposò. L’amore e la cicogna le portarono in dono una bambina. Una bimba autistica. Rosi continuò a fare politica, ma stavolta con le ali, per i diritti calpestati degli autistici. Sono amico di Rosi e di suo marito. Ovviamente, si presentò il problema del regalo al battesimo. Comprai un libro e i miei amici mi presero per scemo, forse con qualche ragione. Un libro a una neonata? Ma io pensavo a dopo a quando sarebbe diventata grande. Ho pensato spesso a quel libro. Ci penserò domani ancora, quando saremo in piazza (e dovremo essere in tanti) per Rosi e per sua figlia, per tutti i figli, per tutti i papà e le mamme segnati dall’autismo. Ci penso sempre a quel libro rosso rubino e al titolo stampato in oro sul frontespizio. Un titolo, una carezza, un augurio. Un libro, “La storia infinita”.
Pubblicato il
01 Aprile 2011, 18:45