Rientro di cervelli a Palermo | Informatico fonda una società

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22 Novembre 2008, 16:15

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Era emigrato nel Nord Italia per mettere a frutto il suo talento di ingegnere informatico laureato all’Università di Palermo: adesso Marco Troìa è tornato nella sua città e ha fondato una società che, dopo un periodo di rodaggio nell’incubatore d’impresa “Arca” dell’Ateneo, oggi ha inaugurato la sua nuova sede, forte di commesse da parte di colossi di tutta Italia. Offrendo anche lavoro ad altri giovani cervelli: dai due soci iniziali, adesso si contano dieci tra soci e collaboratori. La società, che si chiama Securproject.it, opera nel campo della sicurezza informatica, e fornisce servizi a Federfarma, a industrie farmaceutiche, a grandi studi legali, a forze dell’ordine, a banche: pochi giorni fa una richiesta da parte di Unicredit.

Oggi l’inaugurazione della bella sede di Foro Umberto I, 7, con vista sul lungomare di Palermo. Presenti tra gli altri l’ex rettore Giuseppe Silvestri, uno dei “padri fondatori” del consorzio Arca, il presidente del consorzio Umberto La Commare, il responsabile commerciale della società, Antonello Mineo. Il rettore Roberto Lagalla, impegnato in un appuntamento istituzionale, ha fatto arrivare un suo messaggio di saluto. “Questo è un risultato importante per il nostro territorio – ha detto -, perché un gruppo di giovani ha voluto e saputo investire sulle proprie idee e scommettere sul proprio futuro in un settore in grande sviluppo”. Soddisfatto l’ex rettore Silvestri: “L’Università di Palermo è sempre più in relazione con il mondo produttivo – ha detto  – nei dipartimenti dell’Ateneo si sviluppano ogni giorno idee che possono dare un importante contributo di innovazione”.  Marco Troìa, impegnato per anni in aziende del Nord, ha creduto nella sua idea e ha coinvolto un gruppo di colleghi e amici: “Sono convinto che si possa fare impresa in Sicilia – dice – se si offrono servizi innovativi e d’eccellenza. Quello che tagliamo oggi è un traguardo per cui abbiamo lavorato sodo e che ci soddisfa profondamente”. “Il fatto che tra i nostri clienti ci siano società di tutta Italia – dice Antonello Mineo, il socio responsabile del settore commerciale – ci conferma che siamo tra i pochi del Paese a fornire questi servizi”.
Tutti ingegneri informatici e gestionali nella Securproject, in grado anche di supportare indagini di polizia, procedendo al recupero di file cancellati o protetti e di password, e fornendo analisi complete che permettono di risalire a tutto ciò che – tramite l’uso dei sistemi informatici – viene volontariamente occultato.

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In questo momento solo 14 le imprese incubate al consorzio Arca, “che – ricorda  La Commare – lavora per sostenere la nascita di società da idee maturate in Ateneo, fornendo tutti gli strumenti tecnici e operativi. Bisogna diffondere sempre di più dentro l’Università la voglia di credere nelle proprie intuizioni e di scommettere sul mercato”.

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22 Novembre 2008, 16:15

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