Rifiuti, "anomalie" in appalto |La denuncia della Dusty - Live Sicilia

Rifiuti, “anomalie” in appalto |La denuncia della Dusty

Nuova richiesta di revoca in autotutela da parte della rappresentate della ditta che segnala, in una nota, "errori" nelle cifre inserite.

procedura negoziata per 106 giorni
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CATANIA – Nuove accuse da parte della Dusty in relazione all’appalto “ponte” aggiudicato dal Comune di Catania per 106 giorni. Ancora una richiesta di revoca in autotulela da parte della rappresentante legale della ditta catanese, Rossella Pezzino, che, da tempo, denuncia alcune “anomalie” nella gara, chiedendo a Palazzo degli Elefanti di annullare l’aggiudicazione. Una prima volta per il poco tempo concesso per presentare progetti e fideiussioni, oggi per quanto riguarda alcuni aspetti dell’appalto che, secondo la Pezzino, sarebbero poco chiari e configurerebbero un danno erariale. E’ quanto scrive nero su bianco, in una lunga nota nella quale analizza la “Procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto dei servizi di igiene urbana ed ambientale nel territorio del Comune di Catania per il periodo di 106 giorni” e avanza “segnalazione di gravi irregolarità nella determinazione della base d’asta”.

“Con la presente nota la scrivente, nella qualità di Legale Rappresentante di “DUSTY S.r.l.”, segnala ed illustra gli “errori” che il Comune di Catania ha commesso nell’individuazione dell’importo a base di gara relativo alla procedura in oggetto, da noi già comunicati all’Amministrazione Comunale di Catania con diffida del 24/04/2017 e successiva nota integrativa del 02/05/2017. Invero – si legge ancora – nel suddetto importo risultano conteggiate voci di costo in più rispetto a quelle che l’affidatario sarà tenuto a sopportare, con consequenziale esposizione dell’Ente Appaltante ad un costo per il servizio appaltato notevolmente più alto di quello reale. Dalla lettura della documentazione di gara, appare evidente che al Soggetto affidatario verrà corrisposto un canone al cui interno risulta già conteggiato ed inserito un “Canone aggiuntivo per servizi a seguito di festività o eventi imprevisti” pari ad Euro 375.597,22.

Un canone aggiuntivo dall’elevato importo, secondo la Dusty, e che comunque non andrebbe conteggiato nell’appalto ma, eventualmente, liquidato in seguito, in base agli eventi o alle festività che richiederebbero il servizio di pulizia. “L’Ente appaltante, corrisponderà quindi all’Appaltatore la complessiva somma di €. 375.597,22 per 106 giorni di servizio, non si sa per quali festività o eventi imprevisti. Si tratta evidentemente di un’illecita previsione – continua la nota. E’ di comune scienza, infatti, che l’Ente Appaltante, semmai, accantona per eventi imprevisti un importo che inserisce tra le somme a disposizione dell’Amministrazione e che procederà a liquidare solo se e quando il menzionato evento imprevisto si verifichi. Nella fattispecie, invece, l’Ente si assume immediatamente il costo a prescindere del verificarsi della “festività” o dell’ “evento imprevisto”.

Non solo. La Pezzino segnala che “La voce imprevisti è stata conteggiata dal Comune di Catania una seconda volta, essendo stata quantificata nella misura dell’1% sull’importo a base d’asta ed esattamente pari ad €. 111.914,83. E’ evidente – scrive – come l’Ente appaltante abbia di certo errato nella quantificazione dell’importo a base d’asta, individuando –per un servizio di soli 106 giorni- la corresponsione all’affidatario di una somma di €. 375.597,22 che viene ricompresa all’interno del canone mensile ed a prescindere da qualsivoglia evento giustificativo che possa titolarlo al relativo pagamento. Voce, fra l’altro, assolutamente ultronea considerato che le festività ordinarie vengono computate all’interno del CCNL di settore e che gli eventuali imprevisti (fra cui rientrano di certo le festività e gli eventi straordinari) sono oggetto di specifico compenso. Aggiungiamo inoltre che il canone giornaliero, a base d’asta, previsto per la procedura negoziata della durata di 106gg ammonta a 89.490,97 [€/g]”.

Un importo maggiore i quello corrisposto al Raggruppamento di imprese, Ipi – Oikos, che ha gestito negli anni scorsi l’appalto. “Tale importo giornaliero dovrebbe corrispondere all’importo previsto dal precedente contratto rep. n°112/2010 stipulato con il RTI IPI/OIKOS. Invece, come si denota dal provvedimento N. 13/277 emesso dal Comune di Catania in data 10 MAR. 2017, si evidenzia che il canone giornaliero di cui al contratto IPI/OIKOS rep. 112/2010 ammonta a 85.346,85 [€/g]. Non si comprende pertanto come l’importo giornaliero a base d’asta sia stato maggiorato di ben 4.144,12[€/g], che se computato sulla durata totale dell’affidamento di 106gg comporta una maggiorazione di ben 439.276,72[€] + 10% IVA. Tale incremento del canone non può neanche essere giustificato a causa di una revisione prezzi in quanto, sempre nella documentazione di gara, tale importo viene puntualmente contabilizzato separatamente e concorre a stabilire l’importo mensile a base d’asta.

Alla luce di un’approfondita analisi della documentazione di gara da noi condotta, risulta chiaro come l’Ente appaltante abbia di certo errato nella quantificazione del canone a base d’asta maggiorando tale importo totale –per un servizio di soli 106 giorni– di € 926.788,77 + IVA. Ne consegue che l’affidamento dell’appalto in oggetto all’attuale Soggetto aggiudicatario (unico concorrente, appartenente al medesimo gruppo dell’attuale gestore del servizio di N.U.), il quale ha formulato un ribasso sull’importo a base d’asta pari allo 0,31%, espone la Stazione Appaltante a corrispondere un canone mensile ampiamente maggiore rispetto ai costi reali sostenuti per l’espletamento del servizio. Il che, evidentemente, creerebbe un innegabile danno all’Erario, la cui responsabilità non potrà che ricadere in capo ai Funzionari preposti alla procedura selettiva di che trattasi, considerate fra l’altro le criticità legate alla tempistica che ha caratterizzato il “confezionamento” della procedura in riferimento che ha di fatto consentito di concorrere ad un appalto di ben 11 milioni di Euro solo a chi –legato all’attuale gestore del servizio nel Comune- era in grado di poter formulare un’offerta tecnica nei pochi giorni a disposizione nel periodo a cavallo tra Natale e Capodanno”.

Motivo per cui Dusty chiede nuovamente l’annullamento della procedura. “Abbiamo invitato il Comune di Catania a voler sospendere qualsivoglia attività volta alla pronuncia di aggiudicazione definitiva, alla consequenziale stipula del relativo contratto, nonché all’affidamento dell’appalto stesso al fine di poter valutare in concreto l’opportunità dell’annullamento in autotutela della riferita procedura negoziata”. 

 


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