27 Settembre 2016, 20:16
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ROMA – In Sicilia “la capacità residua di trattamento in discarica dei rifiuti, agli attuali livelli di smaltimento, garantisce l’autonomia regionale solo per 6 mesi e l’assenza di impianti di termovalorizzazione rende ancora più critica la situazione”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, riferendo alla Commissione Ambiente del Senato sullo smaltimento dei rifiuti in Sicilia, a Roma e in altre regioni rilevando che “la situazione esistente nella Regione Siciliana continua a necessitare di misure straordinarie, nonostante l’attività posta in essere dall’Amministrazione regionale abbia consentito di tamponare gli aspetti più gravi della situazione emergenziale”.
“La produzione dei rifiuti in Sicilia ammontava per l’anno 2014 a 2.342.219 tonnellate – ha riferito Galletti -. La raccolta differenziata ammontava a 292.972 tonnellate, solo il 12,5 % del totale dei rifiuti prodotti, valore molto al di sotto dell’obbligo di legge del 65%. Nel 2014 la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato si è ridotta di oltre un punto percentuale, al 12,5% dal 13,2% dell’anno precedente. In molti Comuni del territorio regionale la raccolta differenziata non viene ancora realizzata”. “Le quantità di rifiuto indifferenziato prodotte nel 2014 ammontano a 2.049.247 tonnellate – ha proseguito il ministro -. Questi rappresentano una quota pari all’89% dei rifiuti urbani prodotti in Regione. Di tali quantità solo 349.774 tonnellate sono state inviate, secondo modalità ordinarie, agli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) prima di essere inviate al successivo smaltimento. La restante quota, pari a 1.003.302 tonnellate, è stata smaltita in deroga alle prescrizioni, attraverso Ordinanze del Presidente della Regione”. “La frazione umida raccolta in modo separato è conferita nei 15 impianti di compostaggio presenti sul territorio, molti dei quali risultano non operativi per mancanza di materiale da trattare – ha detto Galletti -. Tali impianti, sebbene presentino nominalmente una potenzialità complessiva autorizzata pari a 416.967 tonnellate annue, hanno trattato nel 2014 una quantità di rifiuti pari a circa 160.000 tonnellate”. Galletti ha messo in luce come in Sicilia lo smaltimento dei rifiuti sia gestito in forma emergenziale dal 2009, in deroga a tutte le normative. Nel maggio di quest’anno, con le discariche ormai sature, il presidente Rosario Crocetta ha chiesto una ulteriore proroga dei suoi poteri straordinari, per evitare il disastro. Il Ministero gliel’ha concessa, imponendogli però una serie di prescrizioni, sotto il controllo dell’Anac: “Riorganizzare il sistema regionale di gestione dei rifiuti, dare impulso alla differenziata, trattare gli indifferenziati secondo le norme europee”. Galletti dà atto alla giunta della Sicilia di aver cominciato a pre-trattare l’indifferenziato con impianti mobili e aver cominciato a realizzare gli impianti di TMB, oltre ad aver presentato all’Assemblea regionale un disegno di legge che ridisegna la governance in materia. Tuttavia “la Regione non ha messo in campo tutte le azioni di potenziamento della raccolta differenziata. Inoltre, pur avendo richiesto la disponibilità alle altre Regioni d’Italia, non ha poi stipulato gli accordi per l’invio fuori dal suo territorio dei rifiuti”. (ANSA)
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27 Settembre 2016, 20:16