09 Giugno 2016, 18:44
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PALERMO – “Il Presidente della Regione parla come se in questi anni al governo ci fossero stati altri, come se una banda di sindaci avesse preso possesso della Regione e si fosse appropriata delle competenze altrui”. Lo dichiara il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando. “Ad un passo dal baratro e dall’emergenza igienico-sanitaria, – prosegue – ci domandiamo se il problema possa essere attribuito a 390 sindaci o all’unico governo regionale, l’unico che può trattare con Roma e che ha il potere di intervenire sull’impiantistica. Credo sia legittimo domandarsi cosa sia stato fatto in questi anni, quali azioni siano state poste in essere per migliorare la qualità della gestione del sistema integrato dei rifiuti, quali iniziative di carattere legislativo o amministrativo siano state avviate per scongiurare questo disastro annunciato”.
Il presidente dell’AnciSicilia aggiunge: “Oggi siamo al paradosso, con un Presidente della Regione che non accettando i gravissimi limiti della propria azione di governo, punta il dito su altri. A differenza di molti rappresentanti del governo regionale, i sindaci si confrontano con i cittadini ogni giorno e non possono avere alcun interesse in una qualsivoglia soluzione che determini un aumento di costi per i servizi legati ai rifiuti e, quindi, un aumento dei tributi pagati dal cittadino. Tributi gravati, anche attraverso l’eco-tassa, dalla disastrosa inefficienza di questo governo regionale che, a distanza di sei anni dall’entrata in vigore della legge 9/2010 e dopo tante indecisioni e significativi rimaneggiamenti, attraverso una conferenza stampa “risolutiva” manifesta la propria assoluta mancanza di strategia e di visione, ipotizzando non meglio precisate modifiche normative e dubbi sulla possibilità o meno di costruire termovalorizzatori”.
“Per chi fosse, invece, interessato – conclude Orlando – ai fatti, oltre che alle elucubrazioni, sappia che i sindaci hanno sempre scelto le discariche più economiche, in relazione ai costi e alle distanze, esprimendo sempre la loro preferenza per la discarica pubblica rispetto a quella privata. Ci sorprende anche il fatto che si tiri fuori una sterile polemica su Bellolampo proprio quando l’impianto inizia a dare risultati significativi”.
E la replica dell’Anci alle dichiarazioni di Crocetta è affidata anche al vicepresidente Salvatore Lo Biundo, responsabile per le problematiche relative alla gestione integrata dei rifiuti: “Le dichiarazioni del Presidente Crocetta ci lasciano allibiti e ci fanno pensare che nella migliore delle ipotesi siano il frutto dell’assoluta mancanza di conoscenza dei fatti. Posso affermare, infatti, con documenti alla mano che in più occasioni non soltanto il mio comune ma tanti altri della provincia di Palermo hanno trasmesso formale richiesta per essere autorizzati a conferire a Bellolampo, richieste puntualmente respinte dal competente Dipartimento regionale”.
Il vice presidente di AnciSicilia aggiunge: “Non vi può essere dubbio alcuno sul fatto che avremmo volentieri optato per una discarica pubblica e più vicina e sul fatto che siamo pronti a farlo anche domattina. A preoccuparci sono semmai le centinaia di chilometri che gli auto compattatori sono costretti a fare oggi per arrivare alla discarica di Lentini”.
“Continuo a ribadire – interviene Paolo Amenta, vice presidente dell’Associazione dei comuni siciliani con delega alle Politiche sociali e di sviluppo – che si continua a fare inutile dietrologia su temi che gravano come macigni sui comuni e, soprattutto, sui cittadini. I territori sono in emergenza e chi di competenza si deve necessariamente assumere, una volta per tutte, l’onere di dare delle direttive serie e concrete. Volendo vedere oltre alle responsabilità del governo regionale, che pur ci sono e sono gravi, l’AnciSicilia, insieme con i comuni, è pronta a fare la propria parte, purché la Regione ci guidi, trovi una strategia per il bene comune e ci permetta di individuare gli impianti dove scaricare l’umido, quelli per il secco e le discariche. E’ bene ricordare, infine, che senza impianti adeguati non si va da nessuna parte, men che meno nella direzione degli standard europei”.
“Sul tema dei rifiuti mi preme sottolineare – commenta Luca Cannata, vice presidente vicario dell’AnciSicilia con delega al Bilancio e alle Politiche finanziarie – che gli strumenti messi a disposizione dalla Regione non sono mai stati adeguati, né adeguati sono stati gli incentivi e l’impiantistica. Ci sono, da troppo tempo, elementi negativi e contraddittori che non hanno consentito ai comuni di migliorare la gestione dei rifiuti nel proprio territorio. Per questi motivi, attribuire colpe alle amministrazioni locali, mi sembra intellettualmente poco onesto. Per non parlare della legge del comparto che, sottoposta negli anni a continue modifiche, risulta ancora oggi assolutamente non chiara. Non possiamo rimanere, quindi, a guardare una situazione drammatica che si ripercuote negativamente sulla vita dei territori e dei cittadini, la Regione deve trovare una soluzione chiara e adeguata, soprattutto dal punto di vista legislativo, a tutela delle comunità”.
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09 Giugno 2016, 18:44