Rifiuti, parla Lapiana: | “Pronto lo statuto per l’Aro”

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25 Giugno 2013, 14:55

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PALERMO – “Lo statuto per la costituzione dell’Aro Palermo è pronto, proprio stamattina il notaio mi ha comunicato di averlo praticamente ultimato”. Parole a firma del vicesindaco di Palermo Cesare Lapiana che, a margine della presentazione del brand commerciale “Panormus”, spiega come siano ormai maturi i tempi per pensare al dopo-Amia.

La partecipata che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti e spazzamento (ma non solo) è fallita ad aprile e i curatori stanno lavorando da tempo a un bando, riguardante, da un lato, l’acquisto di lavoratori e beni mobili da parte di Palazzo delle Aquile; e, dall’altro, l’affitto del ramo d’azienda costituito dai beni immobili, come gli autoparchi e la sede di piazzetta Cairoli. Dopo l’acquisto tutti i 2400 lavoratori potrebbero transitare nel bacino di Palermo Ambiente, l’Ato rifiuti dei Comuni di Palermo e Ustica, attualmente in liquidazione.

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 Palermo Ambiente verrebbe convertito in un soggetto gestore in house nell’ambito della nuova Area di Raccolta Ottimale (Aro) che la riforma regionale sulle Srr consente di istituire nel territorio metropolitano del capoluogo. Ma Lapiana spiega che questa “non è l’unica ipotesi in ballo, ce ne sono anche altre. Ma non è possibile pronunciarsi in alcun modo se prima non conosciamo il contenuto del bando, che dovrebbe uscire a giorni, forse già oggi”.

 Il vicesindaco scaccia il timore dell’eventuale aggiudicazione da parte di un privato: “Potrebbe anche vincere – dice – ma non vedo cosa potrebbe fare senza il contratto di servizio, che è in nostro possesso. Dovrebbe andare a gestire il servizio in un’altra città. Ritengo scontato che vinca il Comune, francamente non vedo la fila per accaparrarsi l’Amia”. Se davvero andasse in porto l’istituzione dell’Aro metropolitana per il tramite di Palermo Ambiente, sarebbe necessaria una modifica dello statuto comunale, per la quale Lapiana prevede tempi brevi: “entro un mese saremmo pronti a presentare la modifica in Consiglio comunale. E non dovremmo attendere la Regione – sottolinea – perché Palermo Ambiente è nostra. Possiamo applicare la riforma regionale quando vogliamo”.

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25 Giugno 2013, 14:55

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