30 Settembre 2015, 20:54
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PALERMO – “Il rischio impugnativa sulla riforma dell’acqua? Io l’avevo detto. Sui rifiuti la Regione è pronta a creare sei piccoli termovalorizzatori”. Dal sistema idrico alla gestione delle discariche. Il magistrato Vania Contrafatto, assessore regionale all’Energia, ha fatto il punto sul delicatissimo settore di sua competenza in occasione di una lunga intervista alla festa dell’Unità in corso a Palermo. “Oggi – ha raccontato l’assessore – sono stata ascoltata dalla commissione antimafia che si occupa, tra le altre cose, delle commistioni tra i settori di cui mi occupo e la criminalità organizzata. Ovviamente non posso parlare di fatti che possono essere di interesse delle Procure. Ma si è aperto un importante dialogo. Tra l’altro già alcune gestioni in Sicilia sono finite in alcune inchieste giudiziarie”.
Ma su molti comuni dell’Isola si è abbattuta una nuova emergenza legata alla scarsa capienza della discarica di Bellolampo. Questi comuni non potranno conferire lì i rifiuti e dovranno portarli persino in altre Province. “Lo stop del conferimento a Bellolampo? Oggi abbiamo tenuto una riunione in assessorato – ha detto Contrafatto – proprio per evitare l’emergenza. I Comuni che non potranno abbancare i rifiuti li depositeranno altrove. Stiamo cercando di limitare i disagi a pochi giorni. Quando sono arrivata, del resto, – ha aggiunto – in assessorato ho trovato una situazione al collasso. Da quando sono arrivata abbiamo fatto grossi passi avanti, cercando semplicemente di fare rispettare le leggi. Abbiamo ottenuto l’approvazione del Piano per la gestione dei rifiuti e subito dopo è partita l’attività di aggiornamento. Questo significa avere le carte in regola ed essere a posto con l’Unione europea e con lo Stato”.
Ma adesso la gestione dei rifiuti passa anche da un progetto nazionale che prevede la creazione di due grossi inceneritori in Sicilia. “Si parla – ha preciso Vania Contrafatto – di termovalorizzatori e inceneritori come se fossero la stessa cosa. Il termovalorizzatore produce energia. Quando in Conferenza stato regioni è stato chiesto il parere della Sicilia abbiamo detto che due grossi termovalorizzatori non sono utili perché al momento la raccolta differenziata qui è molto bassa. Quindi abbiamo pensato a impianti più piccoli e a basso impatto ambientale. Il numero ci consentirebbe di crearli in zone vicine ai Comuni”.
Non manca un passaggio sulla riforma del sistema idrico, sul quale il governo centrale è intervenuto con pesanti rilievi fino al rischio impugnativa: “Purtroppo in questo caso – ha detto l’assessore – ho dovuto recitare il ruolo della Cassandra, segnalando le incongruenze con la normativa nazionale. Adesso necessariamente inizierà una interlocuzione per vedere di aggiustare il tiro, perché la legge sia in linea con la legge nazionale. Senza ovviamente tradire il senso della norma, cioè che l’acqua deve essere pubblica. Aprire ai privati? L’importante – ha concluso Vania Contrafatto – è che il servizio sia efficiente e che sia omogeneo in tutta la regione”.
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30 Settembre 2015, 20:54