06 Agosto 2015, 20:23
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PALERMO – La Rap licenzia uno dei suoi dirigenti: è questa la decisione shock adottata oggi dal cda dell’azienda, dopo che il sindaco Orlando aveva annunciato il pugno di ferro contro i burocrati inadempienti. Una misura pesantissima, la prima nel suo genere nel mondo delle partecipate e che è il frutto dell’emergenza rifiuti rientrata solo di recente.
A darne notizia è in una nota il presidente Sergio Marino: “L’azienda, rifacendosi a fattispecie pregresse rispetto alle ultime criticità rilevate in città, ha deliberato l’avvio delle procedure di licenziamento, sussistendone i presupposti, di una funzione dirigenziale che, ripetutamente, si sarebbe resa responsabile di gravi episodi che avrebbero leso il rapporto fiduciario”.
Top secret per il momento il nome, ma il segnale è di quelli dirompenti: non è un mistero, del resto, che il Professore sia andato su tutte le furie per un’emergenza rifiuti dettata non solo dalla carenza di mezzi, ma anche e soprattutto da una disorganizzazione aziendale. Un bailamme iniziato con una lettera del sindaco e continuato a colpi di dichiarazioni di fuoco in un clima da “tutti contro tutti” che ha coinvolto Marino, sindacati e forze politiche.
Il cda però non si è fermato qui, assegnando ulteriori obiettivi a tutti i dirigenti che, se non raggiunti, provocheranno altri licenziamenti, e dando il via a una rotazione di tutti i capi delle aree tecniche.
“Al fine di aumentare i mezzi necessari per il servizio ambientale di raccolta differenziata – continua Marino – il cda ha deliberato di potenziare il servizio di manutenzione inviando alcuni mezzi da riparare presso altre officine e ciò consentirà di eliminare le centinaia di rifiuti ingombranti abbandonati da cittadini incivili ad ogni angolo della strada”. La Rap comunica anche di aver immatricolato quattro nuove spazzatrici, che entreranno in funzione da domani, e un compattatore, mentre altri mezzi arriveranno a settembre. Entro agosto verranno consegnati i primi dei 4mila nuovi cestini che saranno posizionati tra Porta Nuova e via Maqueda. Pronta anche la sottoscrizione per un finanziamento europeo per l’acquisto di 60 autocarri a metano, tre monoperatori a metano e un lavacassonetti a metano.
“La proposta di licenziamento del dirigente della Rap, il cui nome è ancora top secret, è segno di una amministrazione poco trasparente perché i palermitani hanno il diritto di sapere chi ha operato male – dice Giuseppe Federico di Fi – spero non sia una vittima da sacrificare sull’altare dei media per nascondere il fallimento di una amministrazione della città e dell’azienda”.
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06 Agosto 2015, 20:23