PALERMO – Tre giorni di protesta contro la riforma del processo penale approvato con il ricorso al voto di fiducia pochi giorni fa al Senato e che adesso dovrà tornare alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva del testo. Inammissibilità dei motivi dell’appello di secondo grado e allungamento dei termini della prescrizione sono tra i punti più controversi e criticati della riforma e per i quali anche la Camera penale di Palermo si sta mobilitando per far sentire la sua voce e le proprie ragioni.
Il 2 maggio alle ore 11 i penalisti siciliani si sono dati appuntamento in piazzetta della Memoria, alle spalle del Palazzo di giustizia di Palermo per una manifestazione di protesta, mentre il 3 e 4 maggio gli avvocati si raduneranno in piazza Verdi per distribuire del materiale informativo alla cittadinanza e “renderli edotti – spiega il vicepresidente della Camera penale di Palermo, Salvino Pantuso – delle modifiche apportate da una riforma che mina alle fondamenta il diritto alla difesa degli imputati. Solo per fare un esempio – continua Pantuso – l’allungamento dei tempi della prescrizione, un istituto giuridico a garanzia dei diritti dell’imputato, farà in modo che un cittadino, accusato anche di un reato come l’abuso edilizio, possa restare con un giudizio pendente per anni con un aggravio di costi e preoccupazioni che nessuno potrà mai risarcire. Per questi ed altri motivi vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e far sapere come si ripercuoterà sulle vite di ciascun italiano una riforma del processo penale approvata a colpi di maggioranza e senza tenere conto delle obiezioni tecniche degli addetti ai lavori. Il 2-3 e 4 maggio scenderemo in piazza per ribadire il nostro dissenso a determinati punti della riforma”.
