04 Luglio 2018, 13:39
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CATANIA – Risorma aeree industriali, competenze, efficienza. Dopo le dichiarazioni di ieri da parte dell’Ugl al presidente, con la richiesta di abolire le Irsap, sull’argomento interviene Salvo Di Salvo. L’ex assessore all’urbanistica della Giunta Bianco e oggi consigliere comunale – in attesa, come gli altri, della proclamazione – propone un modello di gestione che punti alla condivisione delle responsabilità tra gli enti e le imprese.
“Il sistema di gestione delle ex ASI/IRSAP va riformulato tenendo in considerazione le realtà produttive insediate nei territori – scrive. È sin troppo semplicistico e non funzionale predisporre una norma con la quale si trasferiscono agli enti locali le competenze che ad oggi sono in capo all’Irsap. Sostanzialmente la Regione Siciliana intenderebbe ritornare al vecchio modello dei consorzi – prosegue.
I Comuni non possono consentire che la Regione, per semplificare un sistema che non riesce a gestire per competenza e mancanza di risorse finanziarie, stabilisca una norma che prevede anche il trasferimento delle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle infrastrutture delle strade, della pubblica illuminazione, dei canali – incalza Di Salvo che sottolinea le difficoltà economiche degli Enti locali che potrebbe tradursi in mancati interventi. Cosa che andrebbe assolutamente evitata.
“Evidentemente la Regione Siciliana non considera le difficoltà economiche in cui versano le amministrazioni locali le quali riescono a mala pena a garantire manutenzioni d’urgenza e spesso in modo parziale – afferma l’ex amministratore. Il sistema Irsap va riformulato non con una norma di carattere semplicistico e semplificativo ma con un confronto previo di condivisione con gli imprenditori, le associazioni di categoria, per stabilire soluzioni efficaci tali da sostenere i fabbisogni delle imprese e promuovere un concreto rilancio delle aree industriali.
A mio avviso – conclude – si potrebbe predisporre una proposta di trasformazione dell’Irsap quale ente decentrato con potere di spesa – forte delle quote dei tributi che le imprese verserebbero a quest’ultimo, con una governance partenariale tra privato e pubblico ma a maggioranza privata. Le imprese determinerebbero così priorità e strategie di manutenzione e decoro di concerto con la Pubblica Amministrazione Locale e si definirebbero politiche di sviluppo e di interventi strutturali utilizzando in modo concreto le opportunità offerte dai fondi comunitari”.
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04 Luglio 2018, 13:39