Riforme, l’allarme di Pagliaro: |”Così salta tutto il sistema”

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24 Luglio 2014, 16:43

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CATANIA – Il crollo dell’intero sistema. Sarebbe questa la conseguenza principale se il governo Renzi portasse avanti il decreto legge che prevede una consistente riduzione dei diritti camerali a partire dal 2015. Il segretario generale della Camera di commercio etnea lancia l’allarme sulle pesanti conseguenze che il disegno del presidente del Consiglio dei ministri avrà sul sistema camerale, oltre che sulle imprese che vedranno diminuire i servizi fondamentali offerti loro dalla Camera.

“In Sicilia la situazione si complica ancora di più – afferma Pagliara – perché le Camere pagano le pensioni dei dipendenti con le proprie finanze. Potremo dunque trovarci di fronte a una scelta dolorosa – aggiunge – dal momento che i nostri bilanci vanno chiusi in pareggio”. I “diritti” sono infatti l’ unica fonte di finanziamento degli enti, che dovranno fare le stesse cose con una disponibilità dimezzata. “Una situazione incresciosa per le imprese che seguiamo – continua – che, a fronte di un risparmio di sole 50 euro all’anno, in media, si troveranno sprovviste di un prezioso alleato”.

A partire dal 2007, dunque in 7 anni, sono state organizzate centinaia di iniziative promozionali sul territorio italiano ed estero, e sono stati impegnati milioni di euro per la promozione (ad esempio, sono stati spesi 1.081.755 euro per promuovere le attività fuori dall’Italia. Anche le imprese neonate e le start up, sostenute dalla Camera di Commercio, si troverebbero del sostegno ricevuto fino a oggi. “La riforma – ha aggiunto – se da un lato ha una sua logica, quella di ridurre i costi per le imprese, dall’altro, però, si traduce in un rischio di non poter più offrire servizi e annullare le attività di promozione. Ne andrà di mezzo il territorio – prosegue – e forse anche il destino di molti lavoratori”.

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“Ci spiace inoltre – conclude Pagliaro- prendere atto del fatto che di tutti questi aspetti, i cittadini, compresi quelli che fanno piccola impresa, ne sappiano poco o nulla. L’informazione non circola e noi abbiamo il dovere di dire la verità su quanto sta succedendo”.

 

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24 Luglio 2014, 16:43

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