Rigettata istanza di revoca indulto| Torna libero Benito La Motta

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14 Giugno 2018, 12:43

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CATANIA. Ha lasciato il carcere di Benevento, dove era detenuto per scontare la pena ad 8 anni di reclusione per l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Gotha, Benedetto La Motta, detto Benito, 60 anni, ritenuto dagli inquirenti il referente di Riposto per il clan Brunetto. La Procura generale aveva presentato istanza di revoca dell’indulto alla Corte d’Appello di Catania, presieduta da Antonino Fallone, fondata sulla circostanza che La Motta avrebbe commesso un reato, entro i cinque anni dall’entrata in vigore della legge sull’indulto, per il quale ha riportato una condanna superiore ai due anni. Nel corso dell’udienza i difensori Ernesto Pino e Cristofero Alessi avevano invece sostenuto che il condono non fosse revocabile perché il reato era stato commesso 5 anni dopo l’introduzione della legge che aveva stabilito l’indulto. I giudici della Corte d’Appello hanno accolto la tesi della difesa, disponendo l’immediata scarcerazione di Benito La Motta.

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Grande la soddisfazione dei legali Pino ed Alessi. “Come difensore sono lieto che la Corte abbia ritenuto di aderire alle valutazioni e alle richieste della difesa – dichiara Ernesto Pino – Ciò ha comportato ovviamente l’immediata scarcerazione del mio assistito perché sono stati detratti i tre anni dal calcolo che aveva fatto la Procura generale”. “Siamo soddisfatti che La Motta abbia riottenuto la libertà – ribadisce Cristofero Alessi – perché così si pone fine a questa vicenda giudiziaria. Ci siamo sempre battuti perché fosse proclamata la sua innocenza ma purtroppo non è stata riconosciuta”.

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14 Giugno 2018, 12:43

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