10 Dicembre 2013, 19:57
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PALERMO – L’ultimo nodo da sciogliere riguarderà la “natura” del provvedimento. Bisognerà decidere, insomma, se si tratterà di un emendamento alla Finanziaria. O se, invece, si opterà per un disegno di legge autonomo. Ma gli obiettivi sono chiari: ricostituire l’ufficio stampa della Regione siciliana e crearne uno analogo, ma di dimensioni ridotte, al Parlamento siciliano.
La norma vede come promotore il presidente della commissione Antimafia Nello Musumeci. Ma il testo, ancora da definire nei dettagli, avrebbe già raccolto un consenso molto ampio all’interno di Palazzo dei Normanni.
Da quanto trapela, al momento l’idea prevede la ricostituzione dell’ufficio stampa della Regione, con un minimo ridimensionamento. Dai 21 ex giornalisti si passerebbe a 18. Ma la novità vera starebbe nella pubblicazione di un avviso di selezione aperto anche all’esterno. Ma il bando presupporrebbe anche una sorta di priorità per gli ex addetti stampa della presidenza della Regione. Quelli licenziati in tronco, e non senza polemiche, dal presidente Crocetta pochi giorni dopo il suo insediamento.
Così, dei “18”, nove posti dovrebbero essere assicurati agli ex addetti stampa. Gli altri nove, invece, sarebbero il frutto della selezione aperta all’esterno. Ma altri tre dei 21 ex giornalisti di Palazzo d’Orleans potrebbero contare su un altro binario preferenziale: quello che porterebbe a Palazzo dei Normanni. Il Parlamento, infatti, non ha in pianta organica un vero e proprio ufficio stampa. I giornalisti che lavorano all’Ars, al momento, sono alle dirette dipendenze del presidente dell’Assemblea o dei gruppi parlamentari.
Così, ecco che la norma a cui starebbe lavorando Nello Musumeci in accordo con numerosi parlamentari, prevede l’istituzione anche una “mini-redazione” a Palazzo dei Normanni. Sei persone, non di più. Anche questi selezionabili con la stessa logica scelta per Palazzo d’Orleans: tre dei posti sarebbero destinati agli ex addetti stampa, gli altri tre ai giornalisti interessati.
Proprio ieri, il presidente dell’Ordine dei giornalisti, in seguito alla scelta del presidente della Regione di invitare solo alcune e non altre testate in occasione di una conferenza stampa durante la quale ha illustrato bilancio e Finanziaria, aveva parlato di caos istituzionale. “Da un anno – ha detto Riccardo Arena – si va avanti così, con incontri improvvisati con i giornalisti, organizzati con telefonate e mail diffuse all’ultimo momento, manco fossero i briefing della Casa Bianca sull’uccisione di Bin Laden, con chilometrici comunicati stampa sgrammaticati e sconclusionati, scritti da burocrati e firmati da Crocetta e dai suoi assessori, con informazioni confidenziali date per telefono e smentite un minuto dopo. Insomma, con un caos istituzionale, nel campo dell’informazione, senza precedenti”. Un caos nel quale la norma di Musumeci proverà a mettere un po’ d’ordine.
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10 Dicembre 2013, 19:57