Rinvio, manca la maggioranza | Ok a una legge sulle variazioni

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03 Marzo 2020, 19:19

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PALERMO – Non ci sono i numeri, meglio rinviare. All’Ars, lo scivolone della maggioranza, stavolta è stato avviato perché, mancando i numeri il presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè è stato costretto, prima a rinviare per attendere l’arrivo di alcuni assessori, poi al rinvio dell’aula di 24 ore. Sala d’Ercole era chiamata a votare il bilancio consolidato della Regione sotto forma di ordine del giorno. Al momento della votazione per alzata e seduta l’opposizione stava per fare saltare il via libera al documento contabile.

Miccichè ha spiegato che se il bilancio consolidato non fosse stato bocciato allora l’Ars non avrebbe potuto votarlo prima della conclusione della sessione di bilancio. “Il governo – ha dichiarato Miccichè – mi ha chiesto di interrompere questa seduta e riprenderla domani in modo tale da mettersi nelle condizioni di farla votare”. Dai banchi dell’opposizione Giuseppe Lupo attacca: “Un governo che chiede il rinvio dei lavori d’aula per l’assenza dei deputati della coalizione, evidentemente non è in grado di governare la Sicilia”.

Durante la seduta è stata votata una norma tecnica che consente al governo di derogare al decreto legislativo 118 e cioè alla legge sulla contabilità pubblica. La norma approvata consente la realizzazione di variazioni di bilancio in via amministrativa. Il Movimento Cinque stelle si è astenuto mentre il Partito democratico, Italia Viva e Claudio Fava hanno votato contro.

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03 Marzo 2020, 19:19

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